
università pionta
Arezzo, 15 ottobre 2021 - E' garantito il distanziamento. Sono solo 250 al giorno gli studenti che stanno frequentando in presenza le lezioni al campus universitario del Pionta. Circa il 20% della capienza reale delle aule di viale Cittadini che potrebbero contenere fino a 1363 studenti. In generale dei 2mila iscritti alla sede aretina dell’università di Siena che da quest’anno avevano la possibilità di tornare alle lezioni dal vivo, solo una piccola parte lo sta facendo secondo le rilevazioni dell’università. E mentre il Rettore Francesco Frati assicura che “di solito a inizio anno accademico c’è sempre bassa partecipazione, era così anche in epoca pre Covid” e che “l’affluenza adesso scarsa è destinata a salire nelle prossime settimane”, di fatto a pesare sui numeri potrebbero essere vari fattori. Da quest’anno infatti le lezioni all’università sono tornate in presenza ma si entra in aula solo col green pass. E se il controllo non viene effettuato sugli studenti agli ingressi ma a campione, resta il fatto che il certificato verde è indispensabile per seguire dal vivo le lezioni. Ad influire sulla mancata frequenza di alcuni potrebbe essere anche la paura del contagio, per altri non essere presenti al Pionta è anche una questione di comodità. L’offerta formativa in dad e le video lezioni infatti saranno ancora garantite per tutto il primo semestre e fino a fine anno.
Ecco allora che una parte degli studenti, anche quelli muniti di green pass, potrebbe scegliere di seguire le lezioni a distanza. Le immatricolazioni andranno avanti fino al 2 novembre, ma dei 2mila iscritti alla sede aretina dell’università di Siena, non tutti fanno riferimento al Campus del Pionta. Sono 12 in totale i corsi di laurea, tra triennali e magistrali presenti in città e in Valdarno. Le aule di viale Cittadini, che si riempivano facilmente in epoca pre pandemia fino ad arrivare ad una capienza di 1363 studenti, sono il riferimento in particolare per i corsi più numerosi di lingue e scienze della formazione che contano circa 700 iscritti ciascuno. In totale gli iscritti alle lezioni che si svolgono in viale Cittadini sono circa 1600. Qui si possono frequentare i corsi di laurea in Lingue, Scienze dell'educazione appunto, ma anche tre corsi a numero chiuso per le professioni sanitarie in Infermieristica, Fisioterapia e Tecniche di laboratorio biomedico. E poi i due indirizzi del Corso di laurea in Servizi giuridici, in Amministrazione, sicurezza e in servizi al territorio e Impresa, ambiente e sistemi agroalimentari.
E poi i corsi aperti solo in teledidattica: Economia e Commercio e Scienze economiche e bancarie. Poi ci sono gli iscritti, una cinquantina, che frequentano alla Cadorna e il campus di geotecnologie di San Giovanni. Dal 18 ottobre saranno aperti anche gli spazi aggiuntivi della Borsa Merci in piazza Risorgimento, dove saranno dirottate le lezioni potenzialmente più numerose. E’ il nuovo Comitato che coordina le attività didattiche, di ricerca e di terza missione che gestirà la fruizione degli spazi a disposizione nelle diverse sedi di proprietà o in uso all'Ateneo in città e in provincia di Arezzo. Tra gli spazi aggiuntivi inseriti per garantire il distanziamento con l’avanzare dell’anno accademico e con la fine della dad dal secondo semestre in poi, ci sono quelli messi a disposizione da Comune, Camera di Commercio e Fraternita dei laici come la ex Casa delle culture o la Borsa merci appunto.