Quella di ieri è stata la 40esima edizione del Premio Diari ed è ancora fresco, in chi non è più giovanissimo a livello di età, il ricordo di quando questa stupenda avventura è iniziata a metà degli anni ‘80. Lo specifico filone, comprendente anche epistolari e memorie inedite, non era ancora stato preso in considerazione e per Saverio Tutino e i suoi collaboratori fu davvero un colpo di genio. Che però sarebbe rimasto tale e basta se i pievani non avessero lavorato per far crescere di volta in volta l’evento, come accade puntualmente ogni anno. La realizzazione dell’Archivio Diaristico Nazionale, una sorta di deposito della memoria che diventa sempre più ricco, è stata il fondamento di un’operazione che ha proiettato Pieve Santo Stefano in una dimensione nazionale, con la perla costituita dal supporto multimediale del piccolo Museo del Diario, ma ben presto – come si legge accanto al segnale di località – il paese che ha dato i natali ad Amintore Fanfani è diventato la "Città del Diario".
CronacaUn percorso nato 40 anni fa nel segno di Saverio Tutino