Scuola, via ai telefonini all'ingresso: tutti negli armadietti fino all'uscita

Ritiro come agli esami: la nuova linea dura del Liceo Artistico. E' anche l'anno del bando alla plastica, la novità anche al Classico

Telefonini e smartphone a scuola

Telefonini e smartphone a scuola

Arezzo, 13 settembre 2019 - Non dice sì come la monaca di Monza: comincia a dire anche molti no. Non per dispetto ma per scelta. Da una parte è l’anno del giro di vite contro la plastica. Che non deve fare le valigie solo dal mercato internazionale, il carosello dei banchi che a metà ottobre trasformerà il centro. Le fa anche a scuola. Un passaparola potente e che sta dando i suoi frutti.

Diventa operativo lo stop al Liceo Artistico, il Pier della Francesca, incidendo sulle macchinette delle merendine ma in particolare sull’acqua. Niente bottigliette, avanti con le borracce. Una linea che diventa operativa al vecchio Liceo Classico, che quando fa qualcosa gli piace farla bene. Affiancato da Sei Toscana, la svolta parte già da quest’anno: le borracce con il simbolo del Petrarca rischiano di diventare un oggetto di culto, perfino gli ex studenti farebbero carte false pur di poterla stringere e mettere in bacheca.

Ma oltre alla plastica il Liceo prova a dare dritte anche sul piano dell’alimentazione: i contenuti delle macchinette varieranno via via, tenendo conto dei chilometri zero e della salute. Un altro fronte? I telefonini. Il solito Pier della Francesca completa un disegno partito da lontano: la consegna all’ingresso dei cellulari. Così come già avviene agli esami di maturità, dove scatole di elettronica si riempiono prima che i candidati si mettano a sedere. Sarà lo stesso anche nel ritmo ordinario del elezioni.

«Stiamo finendo di preparare gli armadietti: ognuno avrà un suo spazio personale nel quale riporre lo smartphone o il semplice telefonino» conferma il preside Luciano Tagliaferri. Partenza morbida, la scossa dovrebbe coincidere con il ritorno dalle vacanze di Natale, il tempo di mettere tutto a punto.

Ma anche gli altri istituti viaggiano alla velocità della luce. Al Redi debutta il corso Biomedico, che oltre a mettere a disposizione li strumenti idonei ad accostarsi a quel mondo vedrà professionisti e medici alternarsi dalla cattedra ai corsi sul campo. Intanto l’inizio è più o meno uguale per tutti. Grande spazio agli studenti tutor, quelli incaricati di accompagnare i primi passi dei debuttanti. E apertura «open».

Al Redi ad esempio le prime si troveranno nel piazzale della sede centrale, lì dove prima o poi sorgeranno palestra e i nuovi spazi. E al Colonna appuntamento nel chiostro monumentale, un angolo di mondo già bello di suo, tanto più ora che gli interventi di ristrutturazione si stanno completando.

Appuntamento fuori anche per i ragazzi alla Badia, un piccolo gioiello del centro. E le prime del classico saranno tutte accolte nella sede di via Garibaldi, la più nuova: da lì sciameranno nelle varie direzioni, i latinisti verso la sede centrale di via Cavour, i musicisti verso piazza Grande. La musica inizia.