
Il cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)
Arezzo, 28 gennaio 2016 - Qualcuno lo avrebbe voluto Papa e per certo era entrato nella Cappella Sistina tra i possibili candidati alla successione di Ratzinger. Ne è uscito Cardinale, come tutti i grandi favoriti di un Conclave a sorpresa: ed è in quella veste che il 15 febbraio sarà ospite della Cattedrale. Il 15 febbraio, il giorno della Madonna del Conforto, la festa più grande dell’anno.
Al centro per la prima volta ci sarà lui. Angelo Bagnasco, è presidente della Cei, la conferenza episcopale italiana, ormai da nove anni, un lunghissimo periodo: prese il posto di Camillo Ruini. Dopo l’insediamento di Papa Francesco la sua presidenza sembrava ormai in scadenza, specie alla luce delle nuove regole volute proprio dal Pontefice per la scelta della guida della chiesa italiana. Ma alla fine è rimasto in sella, e non sembra per ora profilarsi una staffetta a breve.
Intellettuale, studioso meticoloso di san Tommaso d’Aquino, considerato un conservatore all’interno della chiesa, specie sui punti più spinosi, quelli che fanno riferimento al tema della famiglia, freschi di sinodo. Bagnasco è però, da buon genovese, anche un cardinale vicino ai temi del lavoro, quelli che l’Arcivescovo Riccardo Fontana ha deciso di mettere al centro della prossima riflessione ecclesiale.
Oggi il faccia a faccia tra il Vescovo e il mondo del lavoro; nel salone della Curia, alle 17. Sindacati, associazioni di categoria ma anche semplici lavoratori.Domani il lancio del progetto Policoro, una collaborazione tra pastorali e associazioni di categoria. Un doppio evento dalle 9.30 alle 12 per presentare l’idea. Tutti insieme per appoggiare e rafforzare i progetti di chi a 20 anni vuole diventare imprenditore di se stesso, lanciarsi nella mischia e pescare qualche buona occasione.