Lo stop di Ermini e Chiassai "Mai concesso il patrocinio"

Il sindaco di Castiglion Fibocchi e la presidente della Provincia prendono le distanze "Abbiamo chiesto anche di togliere il volantino con i nostri emblemi dai social"

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di Barbara Frasconi

Come un fulmine a ciel sereno, ieri il paese di Castiglion Fibocchi,quasi duemila abitanti, è stato scosso da una locandina su una manifestazione di due giorni per ricordare i morti nell’eccidio della Fontaccia. Tutto apparentemente normale parrebbe ai più, se non per la concomitanza del ricordo che l’amministrazione fa sempre l’11 di luglio giorno in cui avvenne la strage.

Ma la vicenda diventa un caso. Infatti a far girare il foglio è stata l’associazione storico culturale "Fronte italiano 1945" che in paese ha anche una sede dove espone reperti bellici ritrovati in zona. La locandina, con tanto di programma della cerimonia (il 9 e 10 luglio) e alla presenza delle autorità, così informa, riporta anche i loghi del Comune stesso e quello della Provincia che avrebbero dato il patrocinio. Non solo, alla manifestazione parteciperebbero anche tre associazioni "Panther Club" di Cortona, associazione di amatori dei mezzi ex militari, "Argyllis Romagna Group" il gruppo di rievocazione storica "Ultimo Fronte 1945".

La presenza di quest’ultima sarebbe il motivo del forte dissenso tra i cittadini e tra le istituzioni che si sono ritrovate coinvolte in un manifesto. Il motivo è legato alla probabile presenza di persone che parteciperebbero con divise da SS nei giorni dell’anniversario della strage come avvenne a Cascina(Pisa) nel 2018.

Un lunedì rovente per il sindaco di Castiglion Fibocchi Marco Ermini quando ha saputo della locandina. "Non abbiamo dato il patrocinio ad alcuna manifestazione - ci puntualizza al telefono e non lo faremo per nessun motivo- anzi le dirò di più ieri domenica è arrivato il foglio che avremmo dovuto protocollare ma non lo abbiamo fatto, visto che la locandina riportava fatti ai quali non avevamo dato il nostro consenso. Anzi abbiamo richiesto l’immediata cancellazione da tutti i social del manifesto. E in questo momento se ne sta interessando la Digos, per approfondire meglio cosa c’è dietro. Noi come amministrazione ricorderemo i nostri morti nella strage come ogni anno, l’11 luglio con una cerimonia intima senza autorità ma solo con i castiglionesi per onorare chi perse la vita in quell’agguato".

Dalla Provincia arriva la stessa risposta, dalla presidente Silvia Chiassai. "Non abbiamo concesso nessun patrocinio a questa manifestazione e ne prendiamo le distanze. E’ intervenuta la Digos per sapere se fossimo stati interpellati. Ma noi non abbiamo mai avuto contatti con questa associazione e abbiamo quindi richesto la rimozione dai social". La locandina delle polemiche sparisce dalle bacheche. E la manifestazione come ogni evento pubblico che si vuole realizzare deve avere il consenso della Questura. Pare quindi certo che andrà in soffitta.