Le gazze gli "rubano" 20 mila euro di raccolto di pomodori

Gli uccelli cercando acqua rompono le manichette che irrigano i campi e addio al prodotto. Chiede aiuto: il figlio era il campione Tv di Fabio Frizzi

Enzo Saccone

Enzo Saccone

Arezzo, 17 agosto 2019 - Un intero raccolto di pomodori completamente regalato alla gazze ladre. Enzo Saccone chiede maggiore presidio da parte delle autorità venatorie «Altrimenti – dice – è inutile continuare a lavorare». I suoi terreni si trovano a metà fra Sinalunga e Lucignano, ovvero fra la provincia di Siena e Arezzo e quindi per attivare le autorità serve il doppio dei passaggi, perché le procedure riguardano i due enti provinciali.

Il nemico più ostico per il suo lavoro è rappresentato da questi uccelli che sono alla ricerca di acqua e con il loro becco finiscono per rompere tutte le manichette dell’irrigazione. Immaginatevi quanti filari ci possano entrare in 20 ettari in provincia di Siena e altrettanti in quella di Arezzo, si tratta almeno di 180 filari lunghi ciascuno 800 metri che l’agricoltore è costretto a controllare quotidianamente.

«Non ce la faccio più – sbotta Saccone – stiamo subendo un assedio e non c’è modo di avere risposte efficaci dalle autorità». Al momento il conto dei danni si aggira intorno ai 20 mila euro, ma i conti si faranno alla fine, intanto l’agricoltore – che fra l’altro è il padre di Andrea Saccone, il giovane cortonese divenuto popolare per i suoi record alla trasmissione L’Eredità – è stremato e continua a telefonare a Siena e ad Arezzo.

«L’unica soluzione è rappresentata dalle gabbie per la cattura degli uccelli – spiega Enzo Saccone – io chiedo alla Regione, alle Province di Arezzo e Siena, agli Atc, insomma a tutti di fare qualcosa, dopo tutte le tasse che paghiamo ci aspettiamo un servizio decente, invece di portare sei gabbie ne hanno portate due e sono piene di erba, poi mancano i richiami, senza i quali tutto questo lavoro non serve a nulla».

Saccone fra Sinalunga e Lucignano ha un appezzamento di terreno di quasi 40 ettari, ma le gazze ladre non conoscono i confini provinciali, a loro interessa dissetarsi e trovare cibo e se poi i pomodori non crescono oppure gli impianti vengono danneggiati, ai pennuti non interessa granché.

Tutte le mattine Saccone e i suoi collaboratori ripetono la solita verifica degli impianti e non manca di dover sostituire i manicotti per arginare le perdite di acqua. «Alcuni giorni fa in un tratto di 50 metri abbiamo dovuto sostituire 20 manicotti – dice Saccone – così non si può andare avanti, ci devono dare risposte attraverso le catture e gli abbattimenti».