di Alberto Pierini AREZZO Notti magiche ad inseguire un gol: sulla cima della Fortezza, con il rischio che il pallone rotoli dalle mura e rimbalzi giù verso il centro storico. Ma è un pallone virtuale, la storia delle notti più calde di una intera generazione. Ognuno di noi potrebbe riarrotolare il nastro e spiegare cosa faceva e cosa pensava in quell’estate del 1982. A farlo per tutti sarà Federico Buffa, giornalista, telecronista ma soprattutto narratore di sport. Quasi un nuovo mestiere, sorta di cantastorie delle emozioni collettive. Affidando ad uno stile evocativo e alla forza delle immagini la sintesi di un’emozione. Anche lui sarà tra i protagonisti della Fortezza d’Estate: un’estate aretina del dopo Covid, un cartellone che sta prendendo corpo un pezzetto alla volta, come il mosaico di Indicatore. Due mesi filati di appuntamenti, ricucendo gli eventi classici aretini, ad esempio il Polifonico ma proponendo i cori sul tetto della città, a serate con ospiti anche di grido. La notte di Buffa è in calendario per il 30 giugno alle 21. Quarant’anni fa il giorno prima avevamo piegato l’Argentina con il gol decisivo di Cabrini, ponendo le basi del vero "miracolo", la vittoria con il Brasile del 5 luglio. Il racconto, o meglio lo spettacolo, si snoderà intorno a quelle notti: a Bologna ha portato 4000 persone in piazza Maggiore e forse altrettante avrebbero voluto entrare. A fianco di Buffa colleghi e campioni: una ricetta che potrebbe essere replicata ad Arezzo, come non dire ad esempio a Ciccio Graziani di unirsi alla rievocazione delle notti magiche? Un tassello che si va ad unire al resto del programma, che procede a vista non essendoci stati ancora annunci ufficiali. Un altro ospite dell’Estate in Fortezza sarà Max Angioni. Comico, cabarettista, una delle scoperte di Zelig come ad esempio Checco Zalone, poi protagonista dei talent legati ...
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