GAIA PAPI
Cronaca

Click day degli stagionali. Oltre 400 richieste dalle associazioni. Ma il sistema va in tilt

Coldiretti, Cia e Confagricoltura e la giornata di richieste legata al decreto flussi: "Numeri ancora insufficienti e troppi problemi tecnici".

Click day degli stagionali. Oltre 400 richieste dalle associazioni. Ma il sistema va in tilt

Aziende incollate al computer ieri per l’ultimo click day del 2024 previsto dal decreto flussi. Dalle 9 del mattino si è infatti aperta la possibilità di inviare la domanda per l’ingresso dei lavoratori stagionali nel settore agricolo. Sono 89.050 i lavoratori stagionali extracomunitari che potranno entrare in Italia in relazione al nuovo decreto flussi 2023-25. Come sempre è stata una vera e propria lotteria per le imprese che cercano lavoratori stranieri. A cliccare sui tasti del computer c’erano, ovviamente, anche le tre associazioni di categoria del territorio.

Da Coldiretti le richieste sono state di 100 stagionali. "Ci aspettiamo tempi più rapidi rispetto al passato. Che entro fine aprile venga loro dato il nulla osta dalla sportello unico della questura. A quel punto il futuro dipendente si dovrà recare alla propria ambasciata per farsi rilasciare il visto, spiega Monica Conti, responsabile area lavoro Coldiretti. E qui iniziano i problemi. Mentre le ambasciate dell’Europa dell’est sono solerti, quelle del Pakistan, dell’India lo sono molto meno". Quindi: "Ci auguriamo arrivi tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, sarebbe l’ideale per le ortive, la frutta, il tabacco, forse, l’uva e le olive".

Sono 200 le domande partite dalla Cia. "E mentre abbiamo partecipato al click day, stiamo prendendo ancora appuntamenti in prefettura per le richieste di regolarizzazione dei lavoratori provenienti dal precedente flusso, quello di dicembre", spiega Massimiliano Dindalini, direttore di Cia. Quanto sarà soddisfacente un nuovo flusso? Non è questo il modo di risolvere i problemi; 80 mila in tutta Italia è un numero irrisorio. Quello del click day è un sistema che lascia al caso, non garantisce discrezionalità relativamente al fabbisogno e alle competenze" continua. " Magari poi entrassero tutti: anche ieri il sistema ha dato problemi, metà delle domande le abbiamo dovute rimandare".

Un centinaio di domande anche da Confagricoltura, "Le problematiche sono state quelle ordinarie: sovraccarico dei dati che inevitabilmente rallentamento le operazioni. Già il click day è una forma che lascia al caso, e non all’abilità e alle esigenza, se poi si aggiunge anche il sovraccarico il risultato diventa ancora più incerto" interviene il presidente di Confagricoltura, Carlo Bartolini Baldelli. "La speranza è che si raggiungano le quote necessarie alle esigenze delle nostre aziende per avere manodopera in numero sufficiente".