Bonus vacanze? Un flop Hanno aderito solo in 4

Appena l’1% delle strutture ha provato a scommettere sulla misura del Governo. I motivi? Complicazioni burocratiche e l’obbligo di anticipare le spese.

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di Gaia Papi

Pensavano che avrebbe risollevato le sorti delle ferie, invece il Bonus vacanze si sta rivelando un fop anche da noi. In provincia ha aderito appena l’1% delle strutture. "Al momento sono quattro quelle che hanno dato la loro conferma" ci spiega Laura Lodone, responsabile turismo di Confcommercio.

"Sono l’Etrusco, il B&b San Francesco di Cortona, il Planet e il Gargonza". Un dato che parla da solo, su un totale di 19 alberghi solo in città e 217 strutture con partita Iva. Insomma difficile riconoscere un successo della manovra. Il settore turismo è tra quelli più colpiti dall’emergenza sanitaria Covid-19: alberghi, B&B, agriturismi e villaggi sono in difficoltà e neanche il Decreto Rilancio da parte del premier Conte sembra quindi aiutare, nonostante siano stati stanziati oltre 2,4 miliardi di euro per il settore. Al momento sono poche le strutture che hanno ricevuto adesione alla proposta di bonus con il quale le famiglie con un Isee adeguato possono chiedere uno sconto da 500 euro se il nucleo è composto da almeno 3 persone. Il voucher vale 300 euro per le famiglie con 2 persone e arriva a 150 per i single.

I motivi? Troppe complicazioni nelle registrazioni. Un problema sia per gli utenti, sia per gli alberghi che trovano esageratamente farraginoso l’inserimento dei dati nel fisco online.

Ma non solo, molte strutture alberghiere non lo accettano, perché costrette ad anticipare loro le spese, e in un momento come questo in cui scarseggia la liquidità. Insomma una manovra che sembra non aiutare le strutture ricettive che, invece, di aiuti ne avrebbero bisogno.

Sono in molti a sottolineare infatti come il settore avrebbe avuto bisogno di liquidità, di aiuti concreti per tirare una boccata di ossigeno in questa estate che si preannuncia rovente, e non per le temperature.

Certo Arezzo come altre città storiche, non ha mai registrato il boom di presenze nei mesi più caldi. Le famiglie a luglio ed agosto preferiscono il mare o la montagna. Alcune strutture ricettive stanno ancora valutando quindi se aderire o meno al Bonus, magari per i mesi di settembre e ottobre.