Asilo, cresce la gang dei baby vandali: altri tre, tutti fra 11 e 12 anni

Ma le ricerche continuano e ci sono altri potenziali protagonisti nel mirino. Decisivo l'incrocio tra le telecamere e le celle telefoniche

L'asilo

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Arezzo, 17 maggio 2018 - La baby gang si allarga. Per la devastazione di Pasquetta alla Scuola «Bernabei» di via XXV Aprile a Camucia di Cortona sono finiti nei guai altri tre minorenni. Si tratta ancora una volta di giovanissimi, classe 2006 e 2007, quindi tutti tra gli 11 e i 12 anni. Nei guai un bambino nato ad Arezzo ma di origine tunisina, un altro di madre italiana e padre tunisino e un italiano. Ieri i carabinieri di Cortona guidati dal capitano Monica Dallari, hanno depositato la nuova informativa al Tribunale dei minori di Firenze con l’accusa e la denuncia per i reati di danneggiamento aggravato e di interruzione di pubblico servizio visto che la scuola è rimasta chiusa per giorni per ripristinare la situazione.

Con questa nuova svolta delle indagini salgono in tutto a 7 i piccoli vandali per il momento individuati quali autori del raid di Pasquetta nell’asilo nido e nella scuola materna di Camucia. A distanza di poco più di una settimana dai fatti erano arrivate le prime risultanze investigative con la denuncia di 4 ragazzi, tre tra gli 11 e i 12 anni e un maggiorenne di 19 anni, tutti stranieri, di nazionalità tunisina e albanese, ma da anni residenti nel territorio cortonese. Ma che non fosse finita lì era chiaro a molti.

La banda che aveva fatto irruzione era più numerosa. Le indagini condotte dal maresciallo della stazione di Camucia Gianluca Falco in collaborazione con la Compagnia, hanno dato i risultati sperati. La banda avrebbe agito in pieno giorno, nel pomeriggio di pasquetta. Sarebbero entrati dalla porta della mensa presumibilmente lasciata aperta, visto che non sono stati trovati segni di effrazione, e una volta dentro avrebbero messo a soqquadro tutto con il chiaro intento di danneggiare qualunque cosa si trovassero di fronte, dai mobili, al materiale tecnologico, spaccando vetri, imbrattando di salsa di pomodoro le pareti e non, ultimo manomettendo estintori e spargendo la polvere in tutte le stanze.

Sarebbero state proprio le tracce di pomodoro e la polvere bianca degli estintori di cui erano rimasti macchiati ad attirare su di loro i primi sospetti, soprattutto dei testimoni. Poi l’analisi incrociata di filmati delle telecamere e delle celle telefoniche ha reso tutto ancora più chiaro.

Ora la questione è nelle mani del Tribunale dei Minori. Per legge i 6 minori con meno di 14 anni non risultano imputabili. Il Comando dell’Arma di Cortona è, dunque, in attesa di disposizioni per procedere, anche solo per poter convocare i giovani con le rispettive famiglie per essere ascoltati. Tra l’altro, non si escludono ulteriori sviluppi delle indagini e nuove denunce.