Natale, pranzo al ristorante per 28mila aretini

Confcommercio: spesa complessiva di quasi 2 milioni di euro, per una media di 70 euro a persona per il menù tutto compreso.

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Arezzo, 23 dicembre 2022 - Oltre 28mila aretini, l’8,3% della popolazione residente in provincia, trascorreranno il pranzo di Natale al ristorante. Una scelta che svilupperà un volume d’affari di quasi 2 milioni di euro, calcolando che la spesa media a persona per un menù tutto compreso si aggira quest’anno intorno alle 70 euro. È quanto emerge dall’indagine condotta dalla Confcommercio aretina sui dati previsionali di Fipe-Confcommercio, l’associazione nazionale che rappresenta i pubblici esercizi italiani. 

 

“L’ottimismo tra i ristoratori è alto”, sottolinea il direttore aggiunto di Confcommercio Firenze-Arezzo Catiuscia Fei, “se da una parte sono assediati dai problemi, tra rincari energetici e aumento dei prodotti, e ancora devono recuperare quanto perduto durante la pandemia, dall’altra sono rincuorati dalla grande attenzione dei consumatori. La gente ha voglia di socialità e di trattarsi bene, per quanto possibile. Da qui, la scelta di organizzare i pranzi per le feste, da sempre piuttosto impegnativi soprattutto per le donne, in un ristorante dove si è serviti di tutto punto. Rispetto al Natale 2022, questa tendenza è in crescita di un punto percentuale ma ancora dobbiamo recuperare i risultati preCovid”.  

 

Il 46,5% dei ristoratori proporrà l’opzione del menù fisso, bevande incluse, mentre gli altri continueranno a proporre il menù alla carta. E se la spesa media a persona sarà di 70 euro, 10 euro in più rispetto al 2021, in un locale su 4 si potrà mangiare anche spendendo circa 50 euro. 

 

Dalla stima di Confcommercio, saranno quasi 600 (567) i locali aperti per il pranzo di Natale in tutta la provincia, in pratica il 65% di quelle esistenti. Lo scorso anno, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, erano stati il 67,6%. “Tra chi ha deciso di chiudere i battenti c’è anche chi ha avuto difficoltà a trovare personale nei giorni festivi”, spiega Catiuscia Fei, “un problema che va affrontato con politiche formative e di lavoro serie, perché se continua così rischiamo di perdere tante occasioni di crescita sia per l’occupazione sia per le imprese”.  

 

Le prenotazioni sono state piuttosto brillanti, tanto che qualche ristoratore ha già dichiarato il tutto esaurito all’inizio di dicembre. “è ancora presto per fare previsioni sul cenone di san Silvestro, perché molte delle prenotazioni arriveranno dopo Natale”, dice il direttore aggiunto di Confcommercio Firenze-Arezzo, “di sicuro gli aretini che lo trascorreranno in un locale saranno come minimo il doppio. A Natale, si sa, vince la tradizione del pranzo in famiglia”. La tradizione vince però anche nel menù di tutti i locali: dai classici antipasti coi crostini neri, ai tortellini in brodo passando per gli arrosti e finendo con i dolci più tipici, molti ristoranti offriranno ai propri commensali un’atmosfera che profuma di casa.