A tutta Nutella: via il grano, avanti le nocciole

L’accordo con la Ferrero sta trasformando il paesaggio, molte coltivazioni riconvertite per il nuovo prodotto. Ora il centro di raccolta

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di Lucia Bigozzi

Nella crema di nocciole e cacao più famosa al mondo c’è un pezzo di Valdichiana. E la novità è che per la prima volta la vallata aretina diventa "terreno" di produzione con una quindicina di aziende che hanno già riconvertito parte delle coltivazioni a grano e girasoli, negli anni diventate poco redditizie, in noccioleti che si estendono tra Brolio, Fratta e Fratticciola, Castiglion Fiorentino, fino alle porte di Arezzo, nelle zone di Civitella e Pieve al Toppo. Una filiera che fa capo a Coagria, cooperativa che a Cesa ha il quartier generale destinato a diventare centro di raccolta delle nocciole per la Ferrero, azienda leader mondiale specializzata in prodotti dolciari che potenzia il rapporto con la Toscana proprio attraverso l’accordo con Coagria.

Il "gancio" dell’operazione che ha ampliato il contratto con la multinazionale italiana è Confagricoltura e Angiolino Mancini, il presidente della cooperativa, ripercorre le tappe: "Un paio di anni fa abbiamo sottoscritto un contratto di filiera con la Ferrero che prevede condizioni particolarmente vantaggiose per i produttori. L’accordo iniziale riguardava una superficie di 600 ettari che ora si estende per ulteriori 600; questo significa che Ferrero ha intenzione di allargare il progetto alla Toscana".

La cooperativa di Cesa aderisce a Confagricoltura toscana e riunisce circa 200 imprese agricole, ha un obiettivo: "Partiamo da Arezzo per arrivare a tutta la regione. Vogliamo estendere il raggio d’azione e siamo contenti perché Ferrero è un partner di rilevanza mondiale, è la migliore garanzia che si possa avere per il territorio" assicura Mancini che dell’associazione di categoria è presidente onorario.

Un’opportunità per le imprese locali in tempi di vacche magre, con gli effetti dei due anni di pandemia che picchiano duro anche sull’agricoltura, specie in un territorio vocato alle coltivazioni. Un aspetto che Alfredo Tenti, responsabile Confagricoltura per la vallata, richiama quando spiega che "per il nostro territorio la novità sta nella produzione di nocciole. Le coltivazioni, in piccoli appezzamenti di terreno ci sono sempre state ma se nei decenni passati servivano per lo più al sostentamento delle famiglie, adesso rappresentano una risorsa a disposizione degli imprenditori agricoli per diversificare l’offerta e trarne beneficio economico".

I noccioleti sono già impiantati e il primo raccolto "sarà tra quest’anno e il prossimo, ma la vera produzione arriverà non prima del 2025-2026. La Valdichiana è stata scelta da Ferrero per la composizione dei terreni e per il clima particolarmente adatto a questo tipo di pianta".

Marco Neri guida Confagricoltura toscana e sottolinea il valore dell’accordo per gli agricoltori che "potranno programmare gli investimenti, far crescere le proprie aziende. Ferrero e la Toscana da oggi sono ancora più uniti". Alle distese di frutteti, ortaggi e oliveti si affiancano i noccioleti, ultima evoluzione di una vallata che cambia lo skyline.