REDAZIONE AREZZO

A tutta Lego, aperture speciali fino alla Befana

La Lego tocca il picco delle presenze in un fine settimana da incorniciare. E rilancia un’altra cavalcata nelle "praterie" della...

La Lego tocca il picco delle presenze in un fine settimana da incorniciare. E rilancia un’altra cavalcata nelle "praterie" della Città del Natale tra quel milione e mezzo di visitatori che in due mesi l’hanno attraversata, scoperta, conosciuta, confermata. Un evento ormai di calibro nazionale, sul podio delle "regine" del nord e tra le prime dieci mete più gettonate dai tour operator che "muovono" il turismo di Natale. Così la Casa dei mattoncini tiene aperte le porte del Palazzo di Fraternita fino alla Befana, mostrando i suoi tesori: le riproduzioni fedeli del Titanic, Notre Dame, la Casa Bianca solo per citarne alcune. Vere e proprie opere d’arte che hanno stregato il popolo degli appassionati.

Lunghe code sulla terrazza di Fraternita affacciati sullo spettacolo del villaggio tirolese che domenica ha salutato la città. così centinaia di visitatori hanno scelto di vivere un’esperienza unica che non piace solo ai bambini, ma coinvolge a pieno titolo l’esercito dei collezionisti.

Dunque, a tutta Lego con aperture speciali il dal 3 al 6 gennaio (dalle 10 alle 18). Una no stop per salutare il nuovo anno all’insegna della creatività.

Il resto del carosello che anima la Città del Batale resta pressochè invariato. I mercatini di San Jacopo e Risorgimento e quello del Prato: non ci sono più gli artigiani di Guido Monaco, resta Eurochocolate, che ha deciso di prolungare la sua presenza fino a Capodanno, dopo un debutto scoppiettante.

E restano le grandi attrazioni del Prato: la ruota panoramica, le giostre per i più piccoli, la pista di pattinaggio sul ghiaccio, il bosco delle meraviglie e delle mille luci che richiama visitatori da tutta Italia per la suggestione dei corner a tema.

Così come rimane la Casa di Babbo Natale, decisiva per rilanciare la Fortezza e farne uno dei punti chiave del percorso di quest’anno, insieme al Planetario e ai diorama natalizi.

Lucia Bigozzi