A Buckingham Palace . Baragli incanta col flauto

Il professor Marco Baragli, musicista e filosofo aretino, si esibisce in importanti eventi musicali in Inghilterra e intraprende il percorso per diventare sacerdote anglicano, dopo aver abbandonato l'insegnamento della religione cattolica.

A Buckingham Palace . Baragli incanta col flauto

A Buckingham Palace . Baragli incanta col flauto

A maggio dell’anno scorso si è esibito addirittura nella Cappella di Buckingham Palace per l’incoronazione di Carlo III. Lo scorso 1 aprile con il suo flauto ha inaugurato il Bach to Bach Day, una celebrazione dedicata alla musica di Johann Sebastian Bach, nell’anniversario della sua nascita, organizzata dalla cattedrale di Chesterfield. Unico straniero a esibirsi, ha addirittura avuto l’onore di aprire il programma.

Il professor Marco Baragli, aretino che insegna filosofia al Liceo Piccolomini di Siena, fa parte della Chiesa d’Inghilterra ormai da anni. La fascinazione per l’Inghilterra è qualcosa che risale all’adolescenza e affonda nella musica, nel contesto culturale e nell’immaginario che proveniva da lì. Un giorno ha deciso di abbracciare anche la confessione anglicana e oggi fa parte del consiglio pastorale della parrocchia della Chiesa d’Inghilterra di Firenze, il punto di riferimento per l’area toscana, per la quale è anche rappresentante per l’ecumenismo. Da qualche anno ha intrapreso il percorso per diventare sacerdote.

"Sono stato per tanti anni a contatto con il mondo cattolico – racconta Marco Baragli – però non avevo la stessa visione sui ruoli e sull’esempio che dovrebbe dare come cristiani. Così ho intrapreso questo percorso. Della chiesa anglicana mi piace l’inclusività, il senso di un’appartenenza gioiosa. Nel cattolicesimo si rischia di essere sempre giudicati, c’è questo senso del peccato ovunque. Così ho deciso di fare questo passo". Un passo che gli ha cambiato la vita, e anche materia di insegnamento. Prima di compierlo, infatti, era un insegnante di religione. Ma poiché l’insegnamento di religione passa attraverso la Chiesa Cattolica, ha deciso dopo vent’anni di passare ad altro. E dal 2020 è un professore di filosofia.

Come musicista ha suonato sia come solista sia con grandi orchestre, come quella di Mosca e quella di Shanghai, con l’Orchestra di Stato della Romania.

Per la fine di maggio, sta organizzando un concerto al Santa Maria della Scala con il maestro Vince Tempera. Ma il richiamo della sua Inghilterra è sempre lì che batte forte.

"Tante volte ho pensato di trasferirmi in via definitiva, ma con la Brexit le cose sono più complicate" spiega. Questo, però, non gli ha impedito di esibirsi nei contesti più solenni e cari agli inglesi, come appunto l’incoronazione di re Carlo III.