Torna la Banda Osiris, concerto spettacolo al Monte: "Diffidate dei musicisti"

I quattro artisti presentano "Le dolenti note" nel giardino del palazzo comunale di Monte San Savino stasera 14 luglio. Nostra intervista semiseria a Roberto Carlone

Banda Osiris

Banda Osiris

Arezzo 14 luglio 2021 - Se lo conosci lo eviti. Chi? Il musicista. E se a dirlo sono quattro vecchie volpi della musica come la Banda Osiris sui palchi da 41 anni, compositori, attori, scrittori e polistrumentisti, nel senso che sono capaci di suonare qualsiasi cosa e non necessariamente strumenti, c’è da crederci. Al punto che ci hanno pure scritto un libro “Le dolenti note. Il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti”, diventato spettacolo teatral-musicale che andrà  in scena nel giardino del palazzo comunale di Monte San Savino stasera 14 luglio alle 21,15 con Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone e Giancarlo Macrì, per la da stagione voluta da Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi.

Regola numero uno, evitare di diventare musicisti. 

“E’ presto detto - spiega Roberto Carlone - se i giovani diventano musicisti ci  rubano il lavoro, soprattutto di questi tempi. E poi perché non siamo riconosciuti, ancora il nostro non è considerato un mestiere. Ci chiedono sempre cosa facciamo veramente, ma ai calciatori non lo chiedono chissà perché”.

Strumenti da non suonare? 

“L’arpa, che come il contrabbasso è più ingombrante di una station wagon, e ti tocca pure comprarla per il trasporto. E la ghironda che dopo due note la devi riaccordare. Ma l’elenco è lungo. Chiedetelo ai vicino di un batterista o di un violista alle prime armi”. 

E qui si passa ai modi per eliminare i musicisti più insopportabili. 

“Qui il capitolo è troppo violento, rimandiamo al libro e allo spettacolo”.

Infine i difetti del musicista.

“Presuntuoso, permaloso, sfortunato, odiato, e, raramente, amato. In più è calcolatore fa-re-sol-do ed egoista sol-mi. In verità lo spettacolo sarà una dichiarazione d’amore alla musica. Ci ha concesso di vivere, di avere una casa e di girare il mondo”.

E infatti questa estate fra i tanti impegni un concerto in una malga del trevigiano e la colonna sonora in diretta a un film di Buster Keaton  al festival del cinema muto ad Aosta.