ANGELA BALDI
Cosa Fare

Stefano Accorsi è l'Orlando Furioso, a teatro anche la musica di Battisti

Settimana di appuntamenti nei palchi di Arezzo e provincia

Teatro (foto di repertorio)

Arezzo, 27 febbraio 2019 - Su il sipario su una settimana a teatro. Giocando con Orlando Assolo, porta sul palco del Dante di Sansepolcro Stefano mercoledì 27 febbraio alle 21 con tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Balian.

“Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all’opera, con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero. Trasferire l’Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti” parola di Marco Baliani che attraverso monologhi, narrazione e ottave rime, fa cimentare Stefano Accorsi con l’opera ariostesca trattando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni. Eppur mi son scordato di me al Teatro Verdi di Monte San Savino giovedì 28 febbraio alle 21.15. Lo spettacolo di Gianni Clementi per la regia di Paolo Triestino. Ma come è stato che Antonio si è scordato di sé? E Francesca, è ancora lei? Il ragazzo che siamo stati, ci riconoscerebbe oggi o ci manderebbe a quel paese? E se ci “ritorniamo in mente”, cosa vorremmo essere ancora e cosa non vorremmo più, di quello che siamo diventati? Tutti abbiamo una colonna musicale della nostra vita, che percorre ricordi ed emozioni. Antonio, poco più che cinquantenne, ci propone la sua, ripercorrendo gioie e dolori della propria esistenza. Gianni Clementi scrive per Paolo Triestino un ritratto divertente, originale e commovente, la cui storia incontra la Storia, accompagnata dalla musica di Lucio Battisti. Ci scusiamo per il disagio – Progetto T al Teatro Dovizi di Bibbiena giovedì 28 febbraio alle 21.30. Uno spettacolo teatrale de Gli Omini di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini. La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, la sua regole. Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente. Dialoghi degli dei al Teatro Mario Spina di Castiglion Fiorentino in scena sabato 2 marzo alle 21.15. Divertissement letterario di Luciano di Samosata, scrittore e retore greco di origini siriane del II secolo d.C., che attinge al patrimonio del mito per rappresentare la nascita dell’universo in maniera originale, ironica e sorprendentemente quotidiana. Gli scontri familiari tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes e Apollo resistono alla sfida del tempo e continuano a far sorridere e a “intrattenere” lo spettatore a distanza di secoli. Nello spettacolo di Massimiliano Civica e de I Sacchi di Sabbia i Dialoghi restano deliziose miniature, cesellate in un fraseggio agile ed arguto, nate per essere “discorsi per far passare il tempo”.