Lotta alla meningite, ecco i vaccini ma non bastano

Dal 17 febbraio il via alla somministrazione. Bando per acquistare altre 750mila dosi: saranno tutte di monovalente

Vaccinazione contro la meningite

Vaccinazione contro la meningite

Toscana, 16 febbraio 2016 - La macchina è calda. Ma le polemiche non mancano. Contro il meningococco sono arrivati ieri a Pisa 150mila dosi di vaccino Menveo, il tetravalente che immunizza dal contagio per i ceppi A, C, W135 e Y, destinato ai mercati esteri e dirottato in Toscana per bloccare l’epidemia. 56mila dosi sono già nelle farmacie della Asl Toscana Centro che domani lo consegnerà ai punti vaccinazione e anche ai medici di famiglia (8.000 dosi per l’area fiorentina, esclusa Empoli).

Entro domani dovrebbero arrivare altre 100mila dosi di tetravalente Nimerix (dalla Francia) e saranno rese disponibili ulteriori 100mila di monovalente Menjugate (che copre solamente per il ceppo C), rinvenute dall’Estar. Ma non bastano questi 350mila vaccini a garantire l’autonomia per la Regione che conta di immunizzare, complessivamente, un milione e mezzo di toscani. Per questo nei prossimi giorni Estar bandirà una nuova gara per l’acquisto di un maxi lotto da 750mila dosi: in gran parte si comprerà monovalente (8 euro), non per il contenimento dei costi, ma perché il teatravalente (28 euro) è pressoché esaurito in tutta Europa.

Le strategie saranno contenute nella delibera che oggi andrà in giunta e che darà il via libera alla vaccinazione gratuita di massa – già da domani – per tutti gli abitanti delle province di Firenze, Prato, Pistoia e per l’Empolese, nelle altre province toscane si continuerà a vaccinare gratuitamente fino a 45 anni (non compiuti), mentre per gli over 45 la vaccinazione sarà offerta in copagamento. Novità: il prezzo sarà abbassato: da 58 a 45 euro.

Le dosi ancora di teatravalente saranno destinate alla popolazione più giovane, fino a 20 anni. Per tutto il resto della popolazione sarà utilizzato il monovalente, visto che la massima diffusione è relativa proprio al meningococco appartenente al gruppo C. Svanita la paura di ieri per il nuovo caso di meningite registrato a Viareggio: non si è trattatto di un contagio da un batterio menigococcico, bensì da uno pneumococco, motivo per cui non è stato necessario far partire la profilassi per chi ha avuto contatti con l’ammalato.

Contemporaneamente alla vaccinazione di massa la Regione è già attrezzata – ricevuto l’ok dal quinto comitato etico – a partire con la campagna di 2.400 tamponi faringei da effettuare a chi – dando la liberatoria – andrà a vaccinarsi.

Questo passo sarà fondamentale per far partire lo studio epidemiologico che permetterà di capire se c’è una concentrazione di portatori sani nelle zone maggioramente colpite dal meningocco C (Firenze e Empoli), rispetto alle zone dove non si sono verificati casi (Arezzo e Siena). Sul piede di guerra i medici di famiglia: «Non siamo stati coinvolti in questa campagna straordinaria – dice Vittorio Boscherini, vicesegretario nazionale Fimmg – Accusano i medici di medicina genrale di Firenze di non aver aderito alla campagna. Ma i numeri che l’Asl ha diffuso sono sbagliati.

Tra l'altro abbiamo siglato un accordo che ci vincola a vaccinare gratuitamente fino a 45 anni: oggi che arriva la nuova delibera per vaccinare tutti gratis, nessuno ci ha chiamati per riformulare l’accordo». Intanto la gente continua con la corsa al vaccino: solamente ieri l’Asl fiorentina ha distribuito oltre 4.300 appuntamenti. Con l’apertura di 12 punti vaccinazione all’Iot Palagi (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 14), le liste d’attesa si sono ridotte: i primi posti liberi ci sono tra due, massimo tre settimane. I tempi si accorceranno ulteriormente nei prossimi giorni quando si inizierà a vaccinare anche negli ambulatori del privato sociale.