Il Polo aerospaziale prende il volo, «30% in più di nuovi clienti»

Oltre 180 incontri con imprese del settore e intese commerciali

Da sinistra il presidente del Polo, Antonio Alunni; la governatrice Catiuscia Marini e il vicepresidente del Polo, Antonio Baldaccini

Da sinistra il presidente del Polo, Antonio Alunni; la governatrice Catiuscia Marini e il vicepresidente del Polo, Antonio Baldaccini

Perugia, 1 luglio 2015 – L’UMBRIA che fa impresa «decolla» con il Polo dell’aerospazio e si aggiudica anche le future risorse finanziarie stanziate da Palazzo Donini. La conferma arriva da una vetrina di portata mondiale: l’International airshow «Le Bourget», il salone dell’aeronautica che si è concluso il mese scorso a Parigi. Oltre 180 incontri con le principali imprese del settore, numerosi contatti e nuovi accodi commerciali e produttivi che testimoniano dunque come il Polo aerospaziale dell’Umbria sia ormai una eccellenza che si è affermata a livello internazionale.

«E’ LA SETTIMA volta che ci troviamo a fare il bilancio di questa manifestazione – ha detto il presidente del Polo, Antonio Alunni (Fucine Umbre), presenti anche il vice presidente del Polo, Antonio Baldaccini (UmbraGroup), e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini –. Un bilancio che è di anno in anno in crescita. Nel nostro stand abbiamo incontrato, oltre a clienti consolidati, un 30% in più di nuovi clienti, e abbiamo ospitato molti dei presidenti e degli amministratori delegati delle principali aziende che controllano il mercato aeronautico mondiale, a testimonianza della qualità delle relazioni che sono state attivate. Il Polo si presenta in modo unito e coeso – ha aggiunto Alunni – ciò ci consente di rafforzare le nostre azioni promozionali e commerciali e di competere con distretti di maggiori dimensioni o appartenenti a regioni più grandi». Soddisfatta la governatrice Marini: «Le imprese del Polo dell’aerospazio rappresentano l’Umbria che noi vogliamo nel presente e nel futuro – ha detto –. Imprese che hanno propensione alla ricerca e all’innovazione, che si caratterizzano per grande qualità industriale, della produzione e organizzativa. Si tratta di aziende principalmente orientate all’export, capaci di aumentare fatturato e occupazione. E’ su di loro che la Regione continuerà a scommettere, destinando parte dei fondi strutturali».