Vacanze, la truffa viaggia on line: il decalogo della Postale

A Londra per studio ma si intasca la caparra: tutti i rischi della rete

Polizia postale

Polizia postale

Perugia, 29 giugno 2015 - Affittano casa a Londra su internet per andare a studiare, ma finiscono nella maxi-rete dei ‘gabbati’. Come quelli che acquistano cani in Africa, tutto gratis tranne le spese di sdoganamento. Ma dei quattro zampe, poi, non c’è nessuna traccia. O come i tantissimi umbri che cercano offerte imbattibili in rete per quanto riguarda il mondo dell’elettronica. Dai telefonini ai tablet, dalle macchine fotografiche alle play station. Dietro alla comodità e alle offerte si nascondono spesso le truffe on-line. Nasce da qui la campagna «Utente avvisato mezzo salvato» lanciata a livello nazionale dalla Polizia postale: i veri tutori della rete.

«Attenzione, soprattutto in questo periodo dell’anno, alla pubblicazione on-line di annunci relativi agli affitti di immobili per le vacanze estive, in Italia o all’estero, economicamente troppo vantaggiosi», spiega il dirigente del Compartimento per l’Umbria, il vice questore aggiunto Anna Lisa Lillini. Perchè in tanti cadono nella rete. Inviano il denaro della caparra per affittare un casa per le vacanze, ma quando lo contattano il locatore è scomparso nel nulla. Insieme ai loro soldi. Ed ecco quindi il decalogo degli accorgimenti da prendere per acquistare in sicurezza. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati, dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. «In rete è possibile trovare ottime occasioni, ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o una truffa», spiegano alla Postale. Meglio le grandi catene, i siti italiani oppure, in caso di siti poco conosciuti, verificare i certificati di sicurezza quali Trust e Verified / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web. E ancora: prima di completare l’acquisto, controllare che il sito sia fornito di riferimenti come la partita iva, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico (i dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate: https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva).

Un altro consiglio utile è quello di non comprare in maniera compulsiva ma controllare in rete anche sui forum. Chi prende una fregatura solitamente lo segnala. La Postale invita anche ad utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili senza fornire – se richieste – ulteriori informazioni come numero del conto, pin o password. Al momento di concludere l’acquisto è bene controllare la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di «https» nella barra degli indirizzi. Ultimo ma non meno importante: occhio al phishing e/o dello smishing: ovvero a quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riescono a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito.

Eri.P.