Selvaggina sospetta nel frigorifero di una macelleria. Maxi sequestro a Castiglione del Lago

Operazione congiunta dei nuclei specailizzati di carabinieri e polizia provinciale: prelevati 40 chili di carne non tracciati. Gli inquirenti sospettano un commercio illecito verso ristoranti del Centro Italia

Un capriolo

Un capriolo

Castiglione del Lago (Perugia), 28 luglio 2014 - Polizia provinciale e carabinieri hanno sequestrato 40 chilogrammi di carne di selvaggina non ben identificata nè certificata. Il sequestro è avvenuto all'interno di una macelleria di Castiglione del Lago, sul Trasimeno. Si è trattato di un’operazione investigativa congiunta e prolungata degli appartenenti al NIS (nucleo investigativo speciale) della Polizia Provinciale di Perugia e del NAS (nucleo anti sofisticazioni ) dei Carabinieri di Perugia. All'operazione ha collaborato anche Giovanni Lo Vascio, responsabile del Servizio ispezioni alimentari di origine animale della Asl1, Area Trasimeno. Il controllo è scattato a seguito del sospetto di un maxi-commercio di selvaggina ungulata destinata presumibilmente al mercato della ristorazione del centro Italia. Le indagini sono ancora in fase di svolgimento, ma l'obiettivo dell'operazione oltre a quello di porre fine alla illecita commercializzazione di selvaggina non controllata è anche la lotta al bracconaggio: esemplari di fauna selvatica, in particolare cinghiali e caprioli, vengono infatti abbattuti illegalmente e poi portati in tavola al ristorante senza alcun controllo sanitario con potenziale rischio per la salute.