Delitto Meredith, parla Sollecito: "Mi sento come un sequestrato che torna in libertà"

Presenti gli avvocati difensori Bongiorno e Maori: "Non intendiamo rifare oggi il processo qui" / LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO: "POTREBBE INCASSARE 516MILA EURO" / IL PROFESSORE E AMICO DI RAFFAELE: "MI HA CHIAMATO SUBITO DOPO L'ASSOLUZIONE" / AMANDA: "SONO IO QUELLA FORTUNATA" / I FAMILIARI DI MEZ: "E' STATO UNO CHOC" / FOTO: LA NOTIZIA FA IL GIRO DEL MONDO / AMANDA E RAFFAELE ASSOLTI / AMANDA: "SONO GRATA DI AVER RICEVUTO GIUSTIZIA"-VIDEO / "GRATA DI RIAVERE LA MIA VITA" / LE REAZIONI DOPO LA SENTENZA - FOTO / FOTO

Giulia Bongiorno e Raffaele Sollecito durante la conferenza stampa (AFP Photo)

Giulia Bongiorno e Raffaele Sollecito durante la conferenza stampa (AFP Photo)

Perugia, 30 marzo 2015 - E' iniziata addirittura con qualche minuto di anticipo la conferenza stampa di Raffaele Sollecito. E' la prima volta che Raffaele parla dopo la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di Cassazione per l'omicidio di Meredith Kercher. A sostenerlo gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori che l'hanno seguito durante il processo. "Mi sento oggi come un sequestrato che dopo sette anni e cinque mesi ritorna in libertà - ha esordito Raffaele -. Non so se vi rendete conto di come ci si senta ad avere la propria vita sbriciolata. Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. La mia famiglia è stata fatta a pezzi". "Questa sentenza non me l'aspettavo, ma doveva andare così - ha affermato -. La telefonata di mia sorella è stata come rinascere".

Poi Sollecito ha elencato una serie di momenti brutti che hanno caratterizzato questi sette anni e cinque mesi: "Ho una lista infinita di momenti brutti", ha affermato. "Uno di questi è stato quello del mio arresto: non avevo nulla a che fare con quell'omicidio, mi sembrava tutto surreale". "Un altro momento brutto - ha poi aggiunto Raffaele - è stato quando la Cassazione ha annullato la sentenza della corte di appello di Perugia. Ovviamente non dimentico nemmeno quando nella carte con mio grande sgomento ho dovuto trovare offese gravissime nei confronti dei miei familiari. Ancora oggi mi chiedo il perché di questo disprezzo nei confronti miei e della mia famiglia. Il momento più brutto è questo odio". "Dopo questa conferenza stampa non voglio più parlare degli atti processuali - ha ribadito Raffaele -. Non accetterò mai più di essere chiamato assassino e mi tutelerò nelle sedi opportune nel caso ce ne fosse bisogno". 

Su Amanda Knox Raffaele Sollecito ha dichiarato: "Ho letto cose assurde sul mio rapporto con Amanda. Il mio rapporto con Amanda era solo un rapporto d'affetto tra due ragazzi. Auguro ad Amanda ogni bene, forse scriverò un libro, ora voglio dimenticare. Questa ferita non si rimarginerà mai purtroppo. Ringrazio i giudici che mi hanno risarcito di tante sofferenze, la ferita non smetterà mai di sanguinare, non si cicatrizzerà mai. Sono completamente estraneo a tutta questa vicenda".

"A me dispiace che la famiglia di Meredith sia delusa dalla sentenza. Questa sentenza è la verità processuale che stavolta è coincidente con i fatti - così Raffaele Sollecito in conferenza stampa a Roma -. Io non ho nulla a che fare con il delitto. Meredith la conoscevo pochissimo, non avevo motivi per avere astio e rendermi partecipe di un delitto orribile. Spero che loro riconoscano questa verità dei fatti. Guede non lo conosco affatto. Amanda l'ho sentita ultimissimamente, le ho fatto gli auguri, siamo entrambi molto felici. Ha festeggiato con la sua famiglia".

L'avvocato Bongiorno aveva precisato sin dall'inizio della conferenza stampa che quello di oggi è "un contributo che vuole dare Raffaele, una sua dichiarazione, che vi darà contezza del suo stato d'animo. Non è una conferenza tecnica. Non intendiamo rifare il processo; questo è un incontro con i giornalisti visto che altrimenti non lo lascereste continuare a vivere. Non intendiamo parlare di tecnicismi".

"Allo stato non ci sono iniziative per l'azione di responsabilità civile nei confronti dei giudici", ha spiegato in conferenza stampa l'avvocato Giulia Bongiorno. Il legale ha anche detto che "nei prossimi mesi, valuteremo se fare il ricorso per avere il risarcimento dei danni da ingiusta detenzione" ma "non ci sono sentimenti di vendetta nell'animo di Raffaele Sollecito".

 

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