Il musicista suona sul suo battito del cuore: l'album speciale di Maurizio Mastrini

Esce il nuovo lavoro del pianista

Maurizio Mastrini

Maurizio Mastrini

Perugia, 16 aprile 2016 - Un album nel quale l'artista ha messo letteralmente il cuore. Il proprio battito cardiaco, amplificato con due sensori acustici posti sul costato durante l’esecuzione pianistica, è la base ritmica di quello che il cervello e le mani suonano nel nuovo album di Maurizio Mastrini. Una sperimentazione senza precedenti. «Mi sorprende che fino a oggi nessun musicista si sia ispirato al ritmo del battito cardiaco – afferma il pianista -, se tralasciamo alcuni brani pop e la musica leggera, che hanno dei riferimenti letterari, non ci sono composizioni con ispirazione ritmica basata sul battito del cuore».

“Heart” è la più recente sfida del pianista Mastrini, celebre in tutto il mondo per l’esecuzione della musica al contrario, che ha permesso al pubblico di riscoprire partiture classiche in maniera affascinante e inedita: rilette al rovescio, dall’ultima nota sino alla prima, rivelando così una straordinaria versatilità della musica e quanto un brano possa farsi ancora scoprire nuovo. La registrazione del brano “Heart”, a cui l’album deve il nome, ha richiesto «vari e svariati tentativi - racconta Mastrini -, con molto esercizio sono riuscito a mantenere uno stato emozionale costante, che ha permesso al battito del mio cuore di non avere accelerazioni e decelerazioni improvvise, tali da creare un andamento musicale altalenante, poco consono all’arte dei suoni. Anche se il brano “Heart” evoca passione, sentimento, con un finale grandioso ma allo stesso tempo struggente, ho cercato di far mantenere al mio cuore un andamento che non creasse problemi tecnici, visto le difficoltà del brano”.

Il disco “Heart”, dedicato al professor Massimo Massetti, cardiochirurgo di fama mondiale, è un lavoro in edizione limitata, in cui il pianista Maurizio Mastrini ha raccolto alcune opere che negli ultimi anni hanno segnato la sua attività negli ultimi anni. All’esecuzione delle partiture ha unito un’inedita sperimentazione con sonorità elettroniche sovrapposte al pianoforte.