Perugia, 24 luglio 2015 - Un giovane «mangiafuoco» di 27 anni, residente in un comune umbro ai confini con la Toscana, è ricoverato nella struttura di Medicina del lavoro, malattie respiratorie e tossicologia dell’azienda ospedaliera di Perugia per una polmonite dovuta all’inalazione accidentale da sostanza chimica, durante un’esercitazione, in vista di una festa paesana. Il giovane si è riempito la bocca con una soluzione infiammabile, per poi soffiare su una torcia accesa, producendo una spettacolare fiammata. «Nella circostanza è però accaduto che parte della soluzione è stata inalata - ha spiegato il prof. Giacomo Muzi, direttore della Medicina del Lavoro - con la conseguenza di una lesione all’apparato respiratorio. Casi come questi non sono rari, esistono in letteratura studi che spiegano cause, conseguenze e terapie da adottare».
Ai medici il giovane artista di strada ha raccontato che durante l’esercitazione, improvvisamente ha avvertito difficoltà respiratoria, tosse e senso di oppressione toracica. «Abbiamo subito iniziato le terapie e stiamo procedendo con il monitoraggio per l’evoluzione della polmonite, ma al momento non è possibile prevedere la data della dimissione», ha detto all’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera Marco Dell’Omo.