Rudy Guede torna libero per 36 ore, la «metamorfosi» di un condannato

Camicia, occhiali e aria da studente: ‘Ha paura ad attraversare la strada...’

Rudy Guede nel 2007 e ieri mentre usufruisce del permesso premio

Rudy Guede nel 2007 e ieri mentre usufruisce del permesso premio

Perugia, 26 giugno 2016 - La «metamorfosi» di Rudy Guede. Dal 2007 a oggi, dallo sconosciuto con la barba, quasi strafottente, accusato di aver appena ucciso una ragazza inglese, all’aria da ragazzo per bene, con gli occhiali da studente, capelli corti e camicia bianca. Ne è passato di tempo da quando Perugia si svegliava nell’incubo dell’omicidio di via della Pergola. Sono trascorsi quasi nove anni da quando i perugini hanno conosciuto l’ivoriano, unico condannato per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher. Ieri, quando è uscito dal carcere «Mammagialla» di Viterbo per un permesso premio di 36 ore, è sembrato, almeno nell’aspetto, un altro uomo. Molto diverso da quando era stato arrestato.

L’ivoriano, che da sempre si è dichiarato innocente nonostante la condanna definitiva e la sua presenza certa nella casa la sera del delitto, oggi ha 29 anni e il 16 luglio discuterà la tesi di laurea sui mass media alla facoltà di Storia dell’Ateneo Roma Tre. Si lascia alle spalle, anche se per poco, le inferriate della struttura carceraria, accompagnato da Claudio Mariani, coordinatore del gruppo di lavoro creato dal centro per gli studi criminologici a sostegno dell’innocenza del giovane. Rudy indossa jeans e camicia chiara, ha il passo lento, l’area spaesata, mostra paura «anche ad attraversare la strada», racconta Mariani. Lo accompagna fino alla struttura dove trascorre un giorno e mezzo da uomo libero. Ora guarda il cielo e sorride, mentre si affaccia dalla finestra della Casa Accoglienza del Gavac, prima di incontrare familiari e amici.

NOVE ANNI fa l’incubo. Il primo novembre Perugia sentì per la prima volta il nome di Guede e conobbe la sua faccia qualche giorno più tardi, quando venne catturato in Germania, dove era fuggito dopo l’omicidio. Oggi non può ancora parlare, stasera alle 21 rientrerà in cella, ma ha assaporato, anche se per poco, il sapore dell’estate e la vita. Quella negata alla povera Meredith.