Terremoto, a Norcia consegnate altre 37 case. Tra lacrime, orgoglio e voglia di ripartire

Una giovane mamma "Non chiamatele 'soluzioni di emergenza', quella l'abbiamo superata. Ora si riparte". Le testimonianze

La consegna delle chiavi

La consegna delle chiavi

Norcia (Perugia), 11 agosto 2017 - A Norcia consegnate altre 37 casette destinate agli sfollati del terremoto. Salgono così a 138 le Sae-Soluzioni abitative di emergenza che l'amministrazione comunale è riuscita a consegnare su un totale di 657 richieste. La cerimonia di consegna delle chiavi è avvenuta all'interno del centro polivalente Boeri.

Le Sae fanno parte del lotto di oltre 90 casette realizzato nella zona industriale della città. "Questo è un altro momento importante per la nostra comunità e vuole essere soprattutto di stimolo per andare a raggiungere altri obiettivi, a cominciare da quello di consegnare a tutti un'abitazione dignitosa", ha detto il sindaco Nicola Alemanno, assicurando che l'ulteriore assegnazione delle Sae "avverrà entro la fine di agosto, dato che abbiamo individuato con precisione tutte le aree".

La consegna "contiamo di poterla chiudere in autunno, salvo problematiche. Al momento secondo il cronoprogramma stabilito con la Regione Umbria, la data è il 30 ottobre", ha sottolineato il sindaco.

"Finalmente abbiamo una casa e non chiamatela Sae: l'emergenza l'abbiamo superata, adesso si riparte": a dirlo, all'Ansa, è Daniela Salvatori, una giovane mamma di due bambini appena entrata all'interno di una delle 37 casette consegnate oggi a Norcia. "Poter ritornare dentro uno spazio tutto nostro significa molto, adesso posso affrontare il futuro con uno spirito diverso", aggiunge.

Chi non trattiene le lacrime è invece Clara Cesaretti, lei vivrà nella casetta da sola: "Attendevo questo momento da un anno, oggi sono felice, ma è stato tanto brutto questo periodo".

Antonio Aldo Schena non è la prima volta che si vede assegnare una casa di emergenza: "Mi fu consegnata anche dopo il terremoto del 1979, ma allora erano molto diverse da quelle di oggi, all'epoca erano spoglie di tutto. Comunque oggi mi posso definire un uomo fortunato non perché ho ottenuto la Sae, ma perché il 30 ottobre scorso mi sono salvato per miracolo dal crollo della mia casa".