Terremoto, chiese spazzate via

Il patrimonio edilizio sacro è in ginocchio. Il vescovo: "E i sopralluoghi?"

Ovunque immagini di chiese e pievi sconvolte

Ovunque immagini di chiese e pievi sconvolte

Norcia, 28 ottobre 2016 -  Chiese, abbazie e pievi di rara bellezza. Le nuove terribili scosse registrate mercoledì ("Paura indicibile". Scuole chiuse, ospedale inagibile / FOTO) hanno colpito duramente il patrimonio artistico religioso della Valnerina, già in ginocchio dopo il sisma del 24 agosto. Un’eredità culturale immensa che non c’è stato il tempo di salvare dalla furia della terra. Come nel caso della chiesa di San Salvatore, a Campi di Norcia, chiusa per via delle lesioni riportate due mesi fa e adesso completamente sbriciolata. «Era stata transennata dopo i sopralluoghi, ma non sono stati fatti interventi per la messa in sicurezza», sostiene monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, mentre fa la conta dei danni.

Nel bilancio-nero finiscono anche la chiesa della Madonna delle Grazie, a Norcia, e quella di Sant’Eutizio, a Preci (Leggi l'articolo): «Nella prima è crollato il timpano della facciata, nella seconda il rosone centrale». In quest’ultimo caso, sottolinea il vescovo, «c’erano lesioni gravissime alla sacrestia dovute al sisma di agosto, ma tre stanze erano rimaste agibili. Adesso sono danneggiate anche quelle».

Ora la domanda è: si sarebbe potuto salvare qualcosa? Difficile rispondere. Certo è che nei giorni scorsi anche il parroco, don Luciano Avenati, aveva sollecitato i tecnici a effettuare un sopralluogo chiedendo di puntellare gli edifici di San Salvatore e Sant’Eutizio (qui in particolare si è staccato un pezzo del costone del cimitero, che si è abbattuto sull’abbazia). Ma niente. La necessità, del tutto comprensibile, di provvedere prima alle esigenze della comunità ha finito forse per ritardare le pratiche di messa in sicurezza dei monumenti. Gli stessi che il terremoto si è portato via. Intanto  i tecnici della diocesi effettuano la ricognizione degli edifici sacri: «Ad agosto – spiega monsignor Boccardo – ne avevamo contati 182, per i quali avevamo chiesto il sopralluogo». A Campi le scosse hanno ferito anche le chiese di Sant’Andrea e Santa Maria delle Grazie, mentre a Norcia la Basilica di San Benedetto ha riportato danni sia fuori che dentro.

Oltre la Valnerina, danni alla chiesa di Rivotorto di Assisi. «Cosa perdiamo? Un patrimonio prezioso per la comunità non solo cristiana ma anche civile», osserva il vescovo. Solidarietà viene espressa dal cardinale di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti: «È andato distrutto un ingente patrimonio storico-artistico, memoria delle nostre ultrasecolari radici spirituali e culturali», dice il porporato parlando di «macerie che si aggiungono ad altre macerie, proprio quando si iniziava a tornare alla normalità».