"Non entrate in chiesa, convertirò anche il Papa all'Islam". Espulso dall'Italia

Fermato a Deruta mentre inneggiava all'Isis

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Deruta, 24 settembre 2017 - E' stato espulso dall'Italia per motivi di sicurezza dello Stato, in esecuzione di un provvedimento firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti. Si tratta di un 22enne albanese, residente a Riccione, che in occasione del suo arresto nel settembre 2016 da parte dei carabinieri per i reati di violenza e resistenza a Pubblico ufficiale aveva inneggiato all'autoproclamato Stato Islamico. Nel carcere di Rimini dov'era detenuto, da subito ha manifestato disturbi della personalita' caratterizzati da deliri religiosi, rifiutando il fotosegnalamento perché "e' vietato da Allah dare le proprie impronte agli infedeli".

Agli arresti domiciliari dall'ottobre 2016 presso l'abitazione dei genitori a Riccione, lo scorso febbraio e' stato rintracciato dai militari dell'Arma a Deruta (Perugia) nei pressi del Santuario "Madonna dei Bagni", dove invitava i passanti a non entrare in chiesa e a convertirsi all'Islam, dicendo che si sarebbe recato a Roma per parlare con il Papa. 

Durante la detenzione, viene spiegato, il giovane albanese ha continuato a manifestare una «ossessiva attrazione per la sfera religiosa». Da ulteriori verifiche investigative sono inoltre emersi contatti con un noto esponente di un luogo di culto, contiguo ad ambienti dell'estremismo islamico, che ha verosimilmente contribuito alla sua radicalizzazione. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta ieri, il cittadino albanese è stato rimpatriato, con accompagnamento nel suo Paese, con un volo decollato da Bologna e diretto a Tirana, in esecuzione del decreto emesso dal ministro dell'Interno per motivi di sicurezza dello Stato.