Ilario Castagner ricorda: «Burri? Veniva in ritiro con noi del Grifo»

Il tecnico del Perugia dei Miracoli racconta il Maestro alle nuove leve

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Città di Castello, 21 agosto 2016 - «ALBERTO era un tifosissimo, quasi un Ultras». È questo il Burri che non ti aspetti e che è invece emerso dai ricordi di Ilario Castagner in occasione dell’evento dedicato al grande artista tifernate, organizzato venerdì nell’oratorio di San Crescentino, a Morra da «Group Tevere servizi» nell’ambito del progetto «Cultura in goal». Davanti ai giovani e curiosi calciatori della formazione Under 15 serie A e B del Perugia calcio, in ritiro precampionato proprio nella località altotiberina, l’ex allenatore della ‘squadra dei miracoli’ ha snocciolato aneddoti sulla grande passione di Burri per il calcio e per i grifoni in particolare. «Era sempre con noi _ ha raccontato Castagner _ anche in ritiro, tant’è che, a un certo punto, poteva sembrare un dirigente della società. Insieme anche a Silvano Ramaccioni e Franco D’Attoma parlavamo dei giocatori che avrebbero dovuto scendere in campo e analizzavamo le squadre avversarie. Nella stagione dell’imbattibilità _ ha proseguito il ‘Mister’ _ quando vincemmo a Bergamo contro l’Atalanta, riuscendo il Perugia per la prima volta nella storia a conquistare la vetta della serie A, Alberto non stava più nella pelle e volle regalare a ogni giocatore una copia di una sua opera in cui era raffigurato un occhio di grifo. I nostri rapporti proseguirono anche in seguito, quando lui si trasferì a Nizza…». Ad accompagnare Castagner nel racconto, alla scoperta del lato meno conosciuto dell’artista, anche Giuseppe e Giacomo Fortuni, figli di Tito Fortuni, autore del libro ‘Alberto Burri, un’amicizia’, presentato in questa occasione. Sono intervenuti tra gli altri Catia Cecchetti, consigliere della Fondazione palazzo Albizzini, Letizia Guerri di Group Tevere servizi, il vicesindaco Bettarelli, Mauro Lucarini, dg del Perugia e altri dirigenti.