Aereo precipitato a Terni, un guasto all'origine dello schianto

Il malfunzionamento sembra essere la causa più probabile dell'incidente in cui ha perso la vita il pilota Massimo Bonicelli / PRECIPITA CON IL SUO ULTRALEGGERO, MUORE IL PILOTA / VIDEO: L'AEREO DISTRUTTO

La scena dell'incidente

La scena dell'incidente

Terni, 29 giugno 2015 - Diventa sempre più probabile l'ipotesi di un guasto meccanico come causa dell'incidente aereo che ieri mattina è costato la vita a Massimo Bonicelli, romano di 58 anni, alla guida di un ultraleggero che, poco dopo il decollo dall'aviosuperficie Leonardi, è precipitato in zona Maratta, nella cava dell'azienda di laterizi Wienerberger.

Per gli agenti della squadra mobile di Terni, la dinamica e le cause di quanto avvenuto sono chiare. Il motore del velivolo, un D-Easy di fabbricazione tedesca, a meno di un chilometro dal punto di decollo, quando aveva raggiunto i 50 metri di altezza, si sarebbe spento o bloccato, visto che alcuni testimoni hanno notato un'improvvisa fiammata prima che l'aereo scomparisse dietro ad una collina. Il pilota, con oltre 30 anni di esperienza, avrebbe quindi tentato un atterraggio di emergenza, ma il velivolo ha toccato i cavi dell'alta tensione di un traliccio delle Ferrovie dello Stato, che si trovano a circa 23 metri dal suolo.

L'ultraleggero è quindi precipitato e, a causa dell'impatto, Bonicelli è morto sul colpo. Una dettagliata informativa sul caso è stata inviata dagli agenti della mobile (coordinati dal dirigente Alfredo Luzi) al sostituto procuratore Raffaele Iannella, che coordina le indagini. Sulla scorta di questi accertamenti il magistrato deciderà se nominare o meno o un perito. Sotto sequestro il velivolo e le attrezzature, mentre a breve dovrebbe essere nominato il medico legale che svolgerà l'autopsia sul corpo del pilota.