Mps, via alla conversione dei bond retail

Si attende il via libera della Consob. Le banche del consorzio tolgono la garanzia sull'aumento di capitale

Monte dei Paschi di Siena

Monte dei Paschi di Siena

Milano, 11 dicembre 2016 - È terminato a Milano il cda di Mps. Il board ha deciso di proseguire la via "privata" al salvataggio della banca. Si procederà dunque con il preventivato aumento di capitale da 5 miliardi di euro, cercando in prima battuta di reperire risorse anche dalla conversione delle obbligazioni in mano ai risparmiatori. In un primo momento questo titolo era rimasto fuori dalla operazione in quanto la Consob non ne aveva autorizzato la trasformazione in azioni a causa dell'inadeguato profilo (Mifid) dei possessori. Il cda della banca ha invece deciso di procedere alla conversione, per la quale serve l'ok dell'organismo di vigilanza, che è attesa per martedì e dovrebbe essere di segno positivo.

Dunque, anche di fronte al "no", ancora non ufficiale, della Bce alla richiesta della banca di una proroga di 20 giorni del piano di ricapitalizzazione da 5 miliardi, il Monte continua a credere nella possbilità di salvarsi senza ricorrere, almeno in prima battuta, agli aiuti di Stato. E senza la garanzia del consorzio di banche guidate da Jp Morgan e Mediobanca che da mesi assistono Mps nel piano di salvataggio.

L'offerta di nuove azioni sul mercato _ per un cifra che oscillerà dagli 1,5 ai 2 miliardi di euro, in base a quanto verrà raccolto dalla conversione del bond retail _ avverrà in private palcement, cioè attravrerso la banche coinvolte ma senza che esse garantiscano l'acquisto delle azioni invedute. Per l'inoptato, a questo punto, si profila una garanzia dello Stato attraverso il meccanismo del burden sharing e dunque il coinvolgimento degli obbligazionisti subordinati che vedranno convertite i propri titoli in azioni a un prezzo inferiore a quello nominale. L'altro paracadute dello Stato al quale si lavora in queste ore è una iniezione di liquidità nella banca attraverso una sorta di nuovi Monti-bond. In questo modo il capitale della banca tornerebbe ai livelli chiesti dalla vigilanza europea, ma il conto per la banca senese sarebbe particolarmente salato.

Della partita continua ad essere il fondo sovrano del Qatar disposto a immettere liquidità per un miliardo di euro nell'operazione di aumento di capitale.