Feste in spiaggia: scatta una denuncia

Il titolare del Bagno Italia ha presentato un esposto contro ignoti per i danni subìti

Ameglia, 17 luglio 2014

«DOPO quanto è accaduto ho deciso di presentare una nuova denuncia ai carabinieri. Non mi sono mai tirato indietro, spero a questo punto di essere ascoltato». Antonio Ullo, titolare del Bagno Italia, a Fiumaretta, si è rivolto agli uomini dell’Arma della stazione di Ameglia: la sua è una denuncia contro ignoti per danneggiamenti dopol’ultima festain spiaggia di giovedì scorso, nel vicino stabilimento balneare. La sua è una battaglia che va avanti da tempo. «È anche una questione di sicurezza — sottolinea Antonio Ullo —. La notte del giovedì mi trovo a dover fronteggiare gruppi di giovani in preda ai fumi dell’alcol, in alcune occasioni si sfiora anche lo scontro fisico. A dire il vero in certe occasioni è anche successo».

IL TITOLARE e gli altri membri della famiglia Ulla, non hanno nulla contro le manifestazioni in spiaggia, «ma quanto avvenuto nelle prime due serate della festa — commenta sempre Antonio — è la testimonianza di come il luogo non sia adatto a un certo tipo di eventi. Fra l’altro, la spiaggia è anche invasa da rifiuti, nella mattinata del venerdì, e di escrementi. «Non si riesce a capire come sia possibile — prosegue il titolare del bagno Italia — che venti militari dell’Arma, vengano distolti dal controllo del territorio per presidiare una festa organizzata da un privato. Meno male però che ci sono, perché la loro presenza tampona ed evita situazioni ben piu gravi. Inoltre non riesco a capire quale sia il ritorno per il territorio da queste feste visto che i costi sono a carico della collettività intera in termini di dispiego di uomini e mezzi. Per non parlare dei disagi che devono sopportare i residenti». Nelle prime due serate delle feste ci sono stati alcuni giovani ricoverati all’ospedale di Sarzana, uno ha rischiato di entrare in coma etilico, e per le ferite riportate in alcune singole risse. Inoltre gli umini dell’Arma hanno “strappato” multe da 102 euro, numerose anche le e patenti ritirate per guida in tato di ebbrezza. Ma non è tutto.

ANTONIO Ullo punta poi il dito contro le istituzioni, in particolare quelle che si sono succedute in questi ultimi anni: «Dalle precedenti giunte comunali, sindaci e assessori non ho mai avuto alcuna risposta alle mie numerose richieste di chiarimenti, ai miei esposti, alle denunce. Evidentemente non sono state ritenute interessanti.Mi auguro che questa nuova amministrazione abbia chiaro in mente quale siano i veri interessi della collettività. Creare turismo vuol dire creare ricchezza diffusa — conclude Ullo—. Non sono contrario alle iniziative dei singoli. Ma tutto deve essere inquadrato all’interno di regole di condotta che abbiano ben chiaro il rispetto della collettività intera