Muore in ospedale. "Quell’uomo ha sofferto per ore. C’è la registrazione dei lamenti"

Geriatria, il file-audio a disposizione della magistratura. Il figlio del 95enne: "Lamenti inascoltati dal personale di turno"

Medici

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Sarzana, 13 novembre 2017 - NON HA voluto ancora ascoltarlo perché è distrutto dalla morte del padre e teme di non riuscire a reggere al dolore che andrebbe ad aggiungersi allo strazio. Lì, in quel file registrato, c’è la prova dei lamenti del papà nelle ore che hanno preceduto il decesso, nella prima mattinata di domenica 7 novembre, nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Sarzana.

«Lamenti inascoltati dal personale di turno» dice l’uomo che ha raccolto la verità ricostruita dalla testimone presente della stanza, con la quale è riuscito a mettersi in contatto sull’onda delle esternazioni della donna sui social, rilanciate in cronaca e colte dal medico di famiglia Pasquale Graziano, che ha dedotto; lei, la testimone, era lì, a Geriatria, per accudire il nonno; all’interno della stanza c’erano altri tre pazienti, fra cui Vincenzo, 95 anni, ricoverato. «Sono arrivata alle 19 e da quel momento fino alle 6 di mattina - dice la donna - nessuno si è preso cura dell’anziano, nonostante le sue implorazioni agli infermieri. Urlava: aiuto, per piacere venite, brucia. Io stessa ho rappresentato la situazione al personale di turno; mi è stato detto di non preoccuparmi perché il paziente era solamente confuso... Ma non era così; io capivo che aveva bisogno di assistenza; per quel poco che ho potuto fare lo ho rincuorato; ma lì occorreva un operatore specializzato. Per questo, nella prima mattinata, dopo ore di appello caduti nel vuoto, mi sono decisa a registrare i suoi lamenti, nell’intenzione di farli ascoltare ai parenti del degente affinché sapessero e protestassero con l’Asl. Purtroppo l’anziano è morto prima; alle 6,15 di domenica, pochi minuti dopo le visite programmate ai degenti, durante le quali ho dovuto allontanarmi dalla stanza, lui non respirava più. Non cosa gli sia stato diagnosticato poco prima; so solo che sono andata io a comunicare che il paziente non reagiva».

«A ME - racconta il figlio - solo alle 7,30 è arrivata da telefonata dal reparto: le condizioni di suo padre si sono aggravate, dovrebbe venire. Mi era stato detto; ma a quell’ora per papà non c’era già più niente da fare. E pensare che poche ore prima, visitandolo nel reparto nel quale era stato trasferito da Medicina d’urgenza per i postumi di una crisi respiratoria, i medici mi avevano rassicurato: domani lo facciamo alzare, lunedì potrebbe già tornare a casa».

C’è un nesso causale fra la morte e la mancata assistenza del 95enne? Secondo il figlio, sì. «Ho già incaricato l’avvocato Sergio Romanelli a dare corso ad una denuncia per risalire ai responsabili delle negligenze». Il file registrato, sarà prezioso per le indagini. «E’ a disposizione degli inquirenti» dice la donna che lo ha registrato e che, dopo le sue esternazione su Facebook, sarebbe venuta a conoscenza di altri casi di presunte negligenze del reparto sarzanese.

Corrado Ricci