Piaggio sbarca in Nepal. Colaninno: "Nessun problema dalla svalutazione della moneta cinese"

Per l'amministratore delegato, l'apertura di questo nuovo mercato "è un ulteriore passo di sviluppo delle nostre operazioni in Asia"

Piaggio: debutta con Vespa in Nepal

Piaggio: debutta con Vespa in Nepal

Pontedera, 13 agosto 2015 - Nuovi mercati perla Piaggio che Piaggio entra con Vespa in Nepal con la VX e la S 125 prodotte nello stabilimento indiano di Baramati e vendute negli showroom di Kathmandu di proprietà di D-Lifestyles, del gruppo nepalese Dev Jyoti. Ai primi di settembre debutteranno in India due nuovi modelli di Vespa nella cilindrata 150cc, mentre nella Repubblica Popolare Cinese Piaggio ha di recente inaugurato a Shanghai una nuova dealership per il marchio Moto Guzzi.

"L'ingresso sul mercato nepalese con veicoli esportati dall'hub produttivo indiano del Gruppo è un ulteriore passo di sviluppo delle operazioni di Piaggio in Asia _dice il presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno_  la reazione da parte dei clienti nepalesi e' gia' particolarmente positiva in termini di ordini, e conferma come i valori del brand Vespa siano conosciuti e apprezzati in ogni parte del mondo. Si tratta di un primo passo di un programma di crescita che ci portera' a essere presenti anche in nuovi mercati come Sri Lanka e Bangladesh".

​Colaninno è intervenuto anche sulla questione della svalutazione della moneta cinese, affermando che  non ci saranno ripercussioni negative per Piasggio: «La svalutazione del renminbi (yuan) portata avanti in questi giorni dal governo cinese non è destinata ad avere un impatto negativo sulle operazioni del Gruppo Piaggio. Può essere, al contrario, una positiva opportunità. Da un lato il mercato cinese delle due ruote 'premium' presenta ancora volumi decisamente bassi, per i noti vincoli normativi relativi all'uso delle due ruote nelle aree metropolitane. Dall'altro, il Gruppo in Cina è da anni socio paritetico in una joint venture produttiva con sede a Foshan, nel Guangdong, le cui attività di export avevano perduto in parte la propria competitività proprio a causa dell'apprezzamento del renminbi, e ora potranno trovare nuovo impulso grazie alla svalutazione della moneta cinese»