Ecco il formato concretezza. E' un Pontedera da sballo

Intanto mercoledì si torna di nuovo in campo per la Coppa Italia: c’è L’Aquila

Gubbio - Pontedera (La Presse)

Gubbio - Pontedera (La Presse)

Pontedera, 20 ottobre 2014- LA VITTORIA di Gubbio — impresa riuscita solo una vola in passato, nel campionato di serie D 1970-71 e anche allora finì 0-1 — vale più dei tre punti messi in palio. Con questo exploit il Pontedera ha infatti imboccato la direzione giusta al primo bivio che il campionato proponeva a un quarto del suo cammino. Mettevi accanto la classifica dopo nove giornate e verificate cosa sarebbe successo se la squadra di Indiani fosse tornata dalla trasferta umbra con un pareggio o una sconfitta. Nel primo caso il vantaggio sulla quint’ultima – cioè sul coinvolgimento nei playout, obiettivo stagionale principale – sarebbe stato di tre punti, nel secondo, peggio ancora, sarebbe sceso a due. In piena mischia, insomma. Invece il rigore di Grassi (nuovo capocannoniere di squadra con 3 centri) ha ampliato il divario a un rassicurante +5 che serve a lanciare il Pontedera al terzo posto in classifica (quarto nel caso in cui il Tuttocuoio batta questa sera il Forlì) e a mantenerlo nel plotoncino dei piani alti di una classifica che sta cominciando a sgranarsi. Ma c’è dell’altro. 

IL SUCCESSO di sabato ha confermato la concretezza dei granata (che mercoledì sera ospitano L’Aquila in Coppa Italia) divenuta elemento disarmante per il gioco degli avversari. Il Gubbio, che pure veniva da due successi e un pareggio, non è mai riuscito a fare breccia né a tirare verso Ricci, irretito dalla solidità di un Pontedera che ha fatto blocco unico fra centrocampo e difesa, con tre reti la meno battuta del girone. Allo stesso tempo l’assenza di un «vero nove» in campo —Cesaretti infatti è un "falso nove" — acuita dalla contemporanea assenza di Scardina e Disanto (allenatosi pochissimo a causa di un attacco influenzale e quindi rimasto fuori dai 18) amplifica ancora una volta le difficoltà ad andare in rete, limite riemerso nel secondo tempo di Gubbio, quando con la squadra avversaria sbilanciata in avanti il Pontedera quasi mai ha saputo verticalizzare esibendosi, con grande abilità va detto, nel possesso di palla. Ma, come ha osservato il direttore generale Paolo Giovannini, « la squadra è in crescita ed ha margini di miglioramento, anche in attacco». Un processo che dovrà servire per farsi trovar pronti al prossimo bivio.