Neanche il caldo ferma la Croce Verde. Centinaia le persone impegnate e tanti i servizi

Il nostro viaggio nella sede di una delle principali associazioni cittadine

I volontari della Croce Verde

I volontari della Croce Verde

Pistoia, 4 agosto 2015 - Un'ultima richiesta prima di andarsene: chiudere gli occhi a casa sua, nel proprio paese. Un’ambulanza che immediatamente si attiva e parte alla volta di un piccolo paesino dell’Albania, tutto via terra, sfidando i pericoli e la burocrazia di un paese straniero senza avere nessuna sicurezza di arrivare a destinazione. Migliaia di chilometri percorsi solo per esaudire quest’ultimo desiderio. Arrivare appena in tempo e vedere il sorriso della donna che, adesso, può andarsene felice. Questo significa essere un volontario.

Abbiamo voluto compiere un giro all’interno delle varie associazioni di volontariato partendo dalla Croce Verde. L’associazione è nata nel 1979 e dal 1980 a oggi non è mai mancata a una missione sia in Italia che all’estero. La sede centrale si trova a Pistoia in via dei Macelli, ma l’associazione conta altra 9 sezioni: Bonelle, Cantagrillo, Chiazzano, Le Grazie, Piteccio, Prunetta, Sambuca, Santomoro, Serravalle Pistoiese. «E ancora non è finito – dice il presidente della Croce Verde Salvatore Scarola –: stiamo lavorando per la costruzione di una rete ambulatoriale medico e infermieristica con esenzione per le persone con un reddito di 6 mila euro, grazie all’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio e un ambulatorio per i senzatetto». 

Importante è l’istituzione dell’Oral Pre (prevenzione malattie del cavo orale) insieme alla Fondazione Castagnola. Un punto di diagnosi veloce che in questo caso vuol dire salvare la vita alle persone. «Come Croce Verde – prosegue Scarola – svolgiamo un lavoro di intervento sanitario, sociale, per anziani e persone con disabilità, oltre alla scuola di formazione e il servizio di Protezione civile. Inoltre abbiamo il servizio di onoranze funebri a S.Agostino dove c’è una delle tre cappelle multietniche presenti in Europa, la sola in Italia». 

La Toscana, da sempre, è una terra dove il volontariato ha sempre avuto una parte importante nella nostra vita e dove ha sempre avuto un grosso seguito anche se oggi è arrivato il momento di operare un’inversione di tendenza nel rapporto tra associazioni. «In Toscana è difficile trovare persone che non si siano avvicinate ad associazioni di volontariato – prosegue Scarola – ma oggi, visto il momento di crisi, bisogna superare le divisioni per fornire un servizio completo con minori investimenti. La collaborazione tra associazioni è fondamentale anche perché il volontario è volontario qualunque divisa indossi. Noi abbiamo promosso un protocollo di collaborazione con la Croce Rossa di Quarrata che potrebbe rappresentare un esperimento». 

Superare le divisioni, ma anche dover fare i conti con il bilancio continuando a coordinare il lavoro. «Diciamo che le difficoltà ci sono – afferma il presidente Scarola – i bilanci sono sempre più in crisi, c’è da capire cosa porterà il nuovo sistema integrato e, nel frattempo, dobbiamo continuare a svolgere il nostro servizio. Per fortuna i volontari non mancano e molti sono giovani che donano il loro tempo a servizio degli altri, ma anche per la voglia di socializzare e stare insieme».