La tragica giornata di Vecchiano, due corpi senza nome alla Bufalina: chi li ha uccisi?

Un martedì nero: prima il ritrovamento di una prostituta ammazzata a coltellate, poi il corpo di un uomo restituito dal mare / FOTO: IL PRIMO RITROVAMENTO / FOTO: IL SECONDO RITROVAMENTO

Il recupero della prima salma (foto Umicini)

Il recupero della prima salma (foto Umicini)

Vecchiano, 1 aprile 2015 - Due cadaveri ancora senza nome sono stati trovati ieri alla Bufalina, un'area di pregio ambientale ma anche luogo di spaccio e prostituzione, tra la provincia di Lucca e quella di Pisa.

Il primo è quello di una prostituta nigeriana di 46 anni - che viveva a Empoli - uccisa con 10 coltellate in una pineta, il secondo è quello di un uomo restituito probabilmente dal mare sulla spiaggia di Marina di Vecchiano a poche centinaia di metri di distanza.

Luoghi magici dal punto di vista paesaggistico e allo stesso tempo 'maledettì per i ripetuti fatti di sangue che si sono verificati negli anni e che affondano le radici negli ambienti dello spaccio di droga e della prostituzione. È in questo fazzoletto di territorio che oggi due turisti, attratti dalla splendida pineta tra il mare e l'Aurelia, hanno scoperto il cadavere di una donna di colore colpita a morte da dieci coltellate: sette inferte alla schiena e tre all'addome. Forse a scopo di rapina. Ne sono convinti i carabinieri che indagano sull'episodio. La vittima, ancora non identificata perché sprovvista di documenti al momento del ritrovamento, potrebbe essere stata uccisa al termine di una prestazione sessuale.

Le altre prostitute e i viados che frequentano la zona dicono di non essersi accorte di nulla, ma hanno riferito ai carabinieri che la vittima aveva confidato loro il timore per la presenza di uno straniero che era transitato più volte nel luogo dove si prostituiva. Poi hanno aggiunto: "Raggiungeva ogni giorno la pineta in autobus da Pisa e andava d'accordo con tutte: ora anche noi abbiamo paura".

Nel pomeriggio la scena del crimine e le zone limitrofe sono state battute anche con i cani molecolari per cercare eventuali tracce di sangue e altri indizi che possano in qualche modo favorire l'identificazione del killer.

Poche ore più tardi, intorno alle 17.30, il mare ha restituito il corpo di un uomo in avanzato stato di decomposizione adagiandolo sulla spiaggia di Marina di Vecchiano. È stato un passante ad accorgersi di quel corpo martoriato e a dare l'allarme. Resta da capire se il cadavere sia stato trasportato lì dalle correnti marine o se invece ci sia arrivato dal fiume, trascinato dalla corrente del Serchio che si tuffa nel Tirreno a pochi metri dal luogo in cui è stato avvistato. Da una prima ispezione esterna del corpo è stato impossibile risalire alle cause del decesso. La vittima indossava una maglietta scura e un paio di boxer. Sarà quindi l'autopsia a stabilire se anche in questo caso si sia trattato di una morte violenta e a contribuire all'identificazione.