Pisa, Birindelli e Favale le baby speranze nerazzurre

Le emozioni dei giovani chiamati a dare il loro contributo

Giulio Favale in Pisa-Spezia (foto LaPresse)

Giulio Favale in Pisa-Spezia (foto LaPresse)

Pisa, 24 dicembre 2016 - A vederli lì al microfono della sala stampa si ha l'impressione di trovarsi ad una conferenza post-gara di un match della Primavera. Facce ancora da teenager, ma la personalità in campo di chi potrebbe avere un futuro importante. Samuele Birindelli e Giulio Favale il loro contributo al Pisa l'hanno dato eccome. Già elementi su cui contare in un momento di difficoltà per Gattuso, con mezza squadra costretta ai box.

“E' stata una grande emozione, sono molto contento. Tutto è stato reso più facile dallo staff e della squadra” dice Favale, all'esordio in campionato con il Pisa.

Parla con ancor più sicurezza rispetto al compagno Birindelli, che già in Coppa Italia a Torino si era distinto per personalità e rendimento. “Partire titolare all'Arena era un sogno fino a qualche tempo fa” dice il terzino. “Scendendo in campo ho gettato un occhio alla Curva e alle sue bandiere: mi sono tornati in mente ricordi dello scorso giugno, quando anch'io ero lì per festeggiare la promozione”.

Dagli spalti alla realtà, senza però ascoltare troppo papà Alessandro: “Anche perché lui preferisce non dispensare tantissimi consigli per non mettermi pressione. Anzi, oggi sapeva che avrei giocato dall'inizio ma ha preferito guardare la partita da casa. Ha mandato mamma a sostenermi in tribuna. Il cambio? Purtroppo ho ancora qualche problema muscolare che mi impedisce di giocare novanta minuti. Credo sia una questione di dieta, di cui mi occuperò a breve”.

Vedere Birindelli e Favale con 'i grandi' in nerazzurro è una piacevole sorpresa per molti motivi, ma soprattutto perché il settore giovanile nerazzurro non è mai stato gestito in maniera adeguata da quando esiste l'Ac Pisa. “E' vero, anche noi dall'interno abbiamo sempre avuto questa sensazione” dicono praticamente all'unisono i due. “Ma è stato il duro lavoro sul campo che ci ha portato alle porte di questo sogno, unito agli insegnamenti dei tanti allenatori comunque molto preparati che abbiamo trovato sul nostro cammino”.

IC