Restyling in pista per decolli soft. E il Galilei cresce

Venti milioni e 5 mesi di lavori

Il direttore generale di Sat Gina Giani inaugra ufficialmente la nuova pista con il sindaco Marco Filippeschi

Il direttore generale di Sat Gina Giani inaugra ufficialmente la nuova pista con il sindaco Marco Filippeschi

Pisa, 28 marzo 2015 . Un cantierone da 135 ettari - qualcosa come 190 campi di calcio - piantato nel cuore del Galilei per cinque mesi senza ‘dar noia’ in alcun modo al traffico aereo. E’ questo, più dei 19 milioni di auto-investimento o dei 232mila metri quadri di nuove pavimentazioni, l’elemento che ieri ha fatto più gonfiare il petto alla Sat durante il taglio del nastro - con tanto di champagne - della nuova pista principale dell’aeroporto che da domani garantirà una mitigazione dell’inquinamento acustico prodotto dai decolli sulla città. Il nuovo raccordo, una sorta di bypass realizzato all’estremità sud delle piste di volo, consentirà infatti un anticipo della corsa al decollo di circa 325 metri rispetto al passato arretrando l’isofona dei 60 decibel entro il tracciato della superstrada. In soldoni il ‘fastidio’ dei decolli che fino a oggi si percepiva sulle spallette dell’Arno si assesterà all’altezza della Fi-Pi-Li.

Un bel respiro per le orecchie dei pisani e «una promessa mantenuta alla città» come tiene a rimarcare il direttore generale di Sat Gina Giani, raggiante al debutto dell’infrastruttura. «All’estero credono che il sistema delle grandi opere pubbliche in Italia sia solo caratterizzato da inchieste giudiziarie - ha sottolineato il presidente di Enac, Vito Riggio - ma qui a Pisa dimostriamo che pubblico e privato sono anche un modello positivo». Presente anche il sindaco Filippeschi che ha ribadito l’importanza di «offrire nuovi posti di lavoro e possibilità agli investitori». Filippeschi, che in passato aveva detto no alla fusione con lo scalo fiorentino di Peretola ingaggiando un duro braccio di ferro con la Regione che ha ceduto gran parte delle sue quote a Corporacion American, ha ricordato «che l’infrastruttura è stata possibile grazie alla buona gestione della compagine pubblica che ha saputo garantire la gestione industriale e ha risposto con i fatti ai gufi che dicevano che non eravamo capaci di mantenere gli impegni». Infine Filippeschi ha riconosciuto «che i primi passi del socio privato sono fatti concreti che ci rassicurano e riguardano l’ammodernamento del terminal: è un impegno mantenuto e per la città era un banco di prova nel rapporto con la nuova gestione e verso la fusione di Sat e Adf». «Ora Governo e Regione devono garantire la velocizzazione dei collegamenti ferroviari fra Pisa e Firenze».