A rischio ventisette operatori della Italiana servizi

Assemblea permanente. Il sindacato: «Subito un tavolo istituzionale»

L’interno di una banca, foto di repertorio

L’interno di una banca, foto di repertorio

Pisa, 23 maggio 2015 - Una giornata lunga e faticosa per i lavoratori della “Italiana Servizi” di Montacchiello. Il taglio dei 27 operai applicati nella sede pisana della Bassilichi sembra ormai una certezza. La vicenda risale al 2011, con la vertenza C-globlal che vide la chiusura dell’agenzia pisana e il conseguente acquisto proprio da parte della Bassilichi nel 1° luglio di quattro anni fa.

Ora emerge sempre di più la decisione di smantellare definitivamente gli uffici senza possibilità, a quanto pare, di tornare indietro. Già nella mattina del 22 maggio l’azienda ha messo in atto la rimozione di alcuni strumenti dallo stabilimento, ma i lavoratori e i sindacati si sono opposti alla decisione e riunitisi in assemblea permanente sono riusciti ad impedire l’operazione. Questa prima vittoria, però, non rassicura i dipendenti, stanziati ormai in presidio fisso nella sede di Montacchiello.

Un triste déjà vu per i lavoratori della Italiana Servizi, che solo 4 anni fa hanno dovuto affrontare la medesima situazione, presidiando quella che era la sede di Ospedaletto. L’obiettivo permane sempre lo stesso: tutelare i propri diritti e mantenere il proprio posto di lavoro. L’attuale intenzione del sindacato è riuscire a stabilire un tavolo istituzionale al quale siano presenti l’azienda, le istituzioni e i lavoratori. «Vogliamo dei chiarimenti per capire quali possano essere le prospettive – spiega Caterina Ballanti, segretario Filcam – speriamo a breve di incontrare chi di dovere e risolvere la situazione».