"L'amore nasce dall'equilibrio Liberi di essere se stessi"

La storia di Elena psicologa esperta di terapia relazionale

Eleonora Salvadori

Eleonora Salvadori

Pisa 7 febbraio 2016 -  Riportare armonia ed equilibrio tra un individuo, consentendo lo sviluppo delle sue migliori capacità, e la famiglia, mantenendo solidi quelli che sono i legami affettivi più profondi. Elena Salvadori, psicologo clinico con studio in via Manzoni a Pisa, ha scelto un settore assai complesso per la sua attività professionale, dove si incrociano storie difficili, come quelle causate dai problemi di apprendimento dei bambini o le difficoltà all’interno di una coppia. «I percorsi terapeutici di tipo relazionale – spiega – sono assia particolari, perché si parte sempre con l’idea di doversi separare in qualche modo». E proprio la ricerca degli equilibri, forse uno dei bisogni più antichi dell’animo umano, la vede impegnata in prima linea.

Perché ha iniziato a occuparsi di questo settore?

«Mio padre è titolare di una ditta di pelletteria a Ponsacco. Nel momento in cui è stato necessario, sono andata a lavorare con lui. Mi piace molto appartenere a una famiglia e poter contribuire nei momenti di necessità. Dopo cinque anni, quando si sono esauriti i motivi della mia collaborazione, detto a mio padre che avrei ripreso a studiare».

Come ha reagito?

«Pensava che mi sarei iscritta al Polimoda, a Firenze. Io, invece, ho risposto con chiarezza di essere intenzionata a iscrivermi alla facoltà di psicologia».

Una carriera nella ditta di famiglia sarebbe stata più semplice, forse...

«Come ho detto, per quanto ami profondamente la mia famiglia, sentivo di aver altre aspirazioni ed era essenziale non soffocarle. All’università ho deciso di ampliare al massimo i miei settori di conoscenza e dopo il corso di studi triennale in psicologia dello sviluppo ho conseguito la specialistica in clinica dell’adulto, per avere conoscenza nuove».

Lei ha un curriculum molto ricco, con specializzazioni e master, dopo la laurea conseguita a Firenze. Tra l’altro ha svolto un tirocinio alla Fondazione Stella Maris di Pisa...

«Qui ho approfondito la terapia e il trattamento di bambini e adolescenti con patologie psichiatriche, in special modo disturbi pervasivi dello sviluppo, lavorando con le rispettive famiglie».

I disturbi dell’apprendimento rappresentano spesso un grosso problema per i più piccoli. Cosa può raccontare, grazie alla sua esperienza in questo settore?

«È importante arrivare a una distribuzione interna dei carichi all’interno della famiglia per poter guarire la ferita generata in certe situazioni. Senza scordare che richiedere la certificazione di determinati disturbi può portare i bambini a sentirsi diversi e non in grado di raggiungere certi risultati alla loro portata».

Cosa impedisce a una persona di sviluppare il massimo talento possibile?

«Esistono grandi barriere generate da paure familiari e personali. Ecco perché ritengo l’equilibro relazionale con i propri cari un traguardo importante da raggiungere».

Accompagnare genitori e figli e coppie di coniugi verso il raggiungimento di un equilibrio: un’attività professionale di questo genere deve essere assai faticosa...

«Certo, non nascondo che un impegno professionale di questo tipo comporta un peso non indifferente. Perché la famiglia può essere definita come un paio di occhiali per vedere il mondo. È quando non funzionano che ci sono i problemi».