Maxi-furto di strumentazioni in ospedale: slittano appuntamenti per gli esami

Rubati endoscopi per 400mila euro

Dopo il furto degli endoscopi di ultima generazione sono saltati numerosi esami già programmati (foto di repertorio)

Dopo il furto degli endoscopi di ultima generazione sono saltati numerosi esami già programmati (foto di repertorio)

Pisa, 24 febbraio 2017 - SONO ENTRATI in azione di notte. Quando la grande cittadella del Policlinico di Cisanello è semiaddormentata. Quando i pazienti ricoverati sono nelle loro stanze e anche medici e infermieri sono meno presenti. Ma sicuramente sapevano dove andare e sapevano che, a quell’ora, all’interno del grande edificio che ospita la Chirurgia generale, all’edificio 6, avrebbero potuto operare indisturbati. E così è stato. Facendosi beffe dei sistemi di controllo (anche se non è escluso che ci sia un basista interno) hanno rubato tutti gli endoscopi di ultima generazione. Un maxi furto da 300 euro (5 endoscopi normali di cui uno pediatrico, un duodenoscopio e un ecoendoscopio più videoprocessori con i cavi) che ha difatti paralizzato l’attività seguita dal dottor Emanuele Marciano, costringendo il reparto a rinviare tutti gli esami programmati, anche se una parte di pazienti, per ridurre i disagi, è stata dirottata in altri reparti.

MA PERCHE’ rubare degli endoscopi? Molto probabilmente per rivenderli all’estero. Anche perché non è il primo colpo del genere che avviene all’interno degli ospedali italiani. L’ultimo, esattamente una settimana fa, a Padova. Nella cittadina veneta, sono stati trentadue gli endoscopi del valore di 600 mila euro rubati nel corso di una notte all’ospedale e portati fuori dalla struttura nelle ceste della biancheria sporca. Il furto è avvenuto il giorno prima che venissero installate le telecamere di sorveglianza, circostanza che non fa escludere agli investigatori che all’interno del nosocomio vi sia stata una ‘talpa’. I ladri, secondo quanto ricostruito, sono saliti al secondo piano dell’ospedale vecchio e con un piede di porco hanno scassinato l’ingresso, facendo razzia delle valigette in cui erano custodite le sonde, acquistate tra il 2008 e il 2011.

UNA METODOLOGIA che potrebbe essere stata ‘replicata’ anche a Cisanello. Il furto è avvenuto nella notte tra sabato e venerdì scorso proprio pochi giorni dopo il colpo di Padova. Negli ultimi mesi altri furti di endoscopi sono avvenuti all’ospedale Galliera di Genova, che già nel 2013 aveva subito un colpo analogo. E proprio in quell’occasione uno dei dirigenti medici dell’azienda ligure aveva ipotizzato l’esistenza di una banda specializzata nel furti di strumentazione medica.

«SI TRATTA di bande - aveva spiegato il dirigente medico - che ciclicamente colpiscono in tutti gli ospedale del nord Italia. Forse agiscono su commissione». E successivamente ad essere stati ‘ripuliti’ sono stati anche gli ospedali delle Mollette a Torino, il San Giovanni Bosco, sempre nel capoluogo piemontese, oltreché il Mauriziano e l’ospedale di Tortona.

IL FURTO pisano è stato subito denunciato alla direzione dell’azienda ospedaliero universitaria che, a sua volta, ha presentato una denuncia alle autorità competenti. Non è escluso che siano stati acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza, ma per il momento sull’intera vicenda c’è una cortina di riservatezza. nella speranza che chi ha compiuto il colpo commetta un passo falso. Certo è che questo nuovo furto mette in evidenza la necessità di alzare il livello di guardia all’interno delle strutture ospedaliere sia di Cisanello che di Santa Chiara.