"Quattro furti in quattro anni", La Vettola ostaggio dei ladri

Leda Marcacci e altri residenti rassegnati: "Pochi controlli"

Quarto furto nella casa della signora Mercacci

Quarto furto nella casa della signora Mercacci

Pisa, 20 gennaio 2017 - Più che paura è la rassegnazione, il senso di impotenza, ciò che caratterizza i residenti di via Livornese a La Vettola. Leda Marcacci, nei giorni scorsi, ha subito il quarto furto in quattro anni e sulla cancellata della sua casa con giardino ha esposto un cartello per scoraggiare i ladri: «Andate via - ha scritto - qui avete già portato via tutto». L’ultimo furto commesso dai malviventi ha fruttato poche centinaia di euro: «Solo pochi contanti che tengo a casa per le spese periodiche - racconta Leda - ma hanno frugato dappertuto e staccato le porte. Per fortuna i danni sono contenuti, però non si può più andare avanti così».

I banditi «battono» spesso questa zona e Leda Marcacci non è l’unica vittima di queste scorribande: «Avevo anche l’allarme in passato - spiega - ma staccarono anche quello, tagliarono i fili della corrente elettrica ed entrarono in casa indisturbati. Del resto, qui non si vedono quasi mai le forze dell’ordine e non si può pretendere che siano i vicini a poter fare qualcosa». Questo pezzo di città è punteggiato di case isolate che, soprattutto in inverno, al calar della sera, diventano obietivi privilegiati di ladri senza scrupoli. «Servirebbero maggiori controlli - dice la signora sconsolata - ma questa volta non ho fatto neppure la denuncia. L’ultima volta che l’ho fatta, la polizia mi ha risposto che purtroppo non ci sono risorse per garantire una vigilanza adeguata e un passaggio più frequente delle pattuglie».

Eppure via Livornese non è il Bornx, è una zona residenziale sospesa tra Pisa e il mare, a pochi chilometri dal centro abitato. «Sono passati anche gli agenti delle vigilanze private - conclude Leda Marcacci - chiedendoci di sottoscrivere un abbonamento, ma con i vicini ci siamo consultati e abbiamo capito che non servirebbe a sentirsi comuqnue sicuri. Fanno anche loro pochi passaggi sporadici che servono a poco. Chiediamo solo alle istituzioni di non pensare solo al centro, ma anche a noi che viviamo un po’ fuori per evitare che questo quartiere si spopoli ulteriormente e diventi terra di nessuno».