A Pisa una copia della Sindone: "Venite a visitarla"

In tutta Italia esistono quindici copie "ufficiali" del 'sacro lino'. Per la Toscana, quella custodita a Pisa è la più pregiata

La Sindone in San Francesco

La Sindone in San Francesco

Pisa, 18 aprile 2015 - Domani, domenica 19 aprile, a Torino si aprirà l’ostensione straordinaria della Santa Sindone, per la quale si sono già prenotati oltre 1 milione di fedeli. Se sono 400 anni che il capoluogo piemontese custodisce gelosamente il telo di lino che secondo la tradizione avrebbe avvolto Gesù, sono invece 15 anni che una copia dell’originale a grandezza naturale si trova a Pisa, nella parrocchia di San Francesco, voluta dall’allora Frate Francescano Padre Dariusz Smialek. La copia del Sacro Lino si trova nella parte sinistra dell’abside, esposta quotidianamente alla venerazione e consultazione dei fedeli, come dei tanti turisti che giornalmente visitano la chiesa, uno dei maggiori centri turistici pisani.

“Da qui l’invito - da parte del parroco di San Francesco, Padre Tommaso - a tutti i pisani, ma anche ai Toscani, che non potranno recarsi in visita a Torino ad ammirare l’originale, a visitare la riproduzione originale che abbiamo nella nostra chiesa. A differenza di Torino non ci saranno code, né sarà necessario prenotarsi online, e soprattutto potrà essere ammirata, studiata, esaminata, venerata, per tutto il tempo che uno vorrà, cosa non possibile a Torino, dove la permanenza davanti alla reliquia sarà di pochi istanti. Per chi invece vuol vedere anche l’originale offriamo la possibilità di fare un pellegrinaggio con noi, per tutti coloro che lo desiderano, a Torino, in quanto il 2 maggio, come parrocchia andremo a vedere la Sindone nel duomo piemontese. Tutte le informazioni sul nostro sito www.sanfrancescopisa.it, dove si trovano anche foto e video della nostra Sindone con tante informazioni sul sacro lino”. In Italia sono circa 15 le copie a grandezza naturale della Sindone, in Toscana, quella di Pisa è la principale, un'altra copia, di minor pregio e fattezza, si trova nella piccola cappellina del Borro, in provincia di Arezzo.