Lezioni in arabo alla scuola media

Cascina, si svolgono ogni domenica mattina per i figli degli immigrati. Ieri c’era anche «La Nazione»

Lezioni di arabo a scuola

Lezioni di arabo a scuola

Pisa, 16 marzo 2015 - A CASCINA, ospiti dei locali della scuola media di via Galilei, dalle 10 alle 11,30 di ogni domenica mattina, oltre 50 tra bambini e bambine di origine straniera usufruiscono del servizio offerto dal «Centro Islamico Valdera», ovvero un corso di lingua e cultura araba che riscuote grandissimo successo tra gli appartenenti alla comunità islamica del territorio.

«Qui da noi vengono i figli di marocchini, egiziani, tunisini, oltre a quelli di altri paesi dell’area medio-orientale e africana» spiega il responsabile Mourad Azizi. In numero maggiore sono cascinesi, quasi tutti nati in Italia, ma non manca chi viene da Uliveto, Fornacette, Pisa...

«Le nostre lezioni – prosegue – sono aperte a chiunque voglia permettere ai propri figli la conoscenza di un’altra lingua oltre l’italiano, e abbiamo intenzione di allargare le nostre attività senza distinzione di cittadinanza, sesso o età». I ragazzi sono suddivisi in tre classi, come abbiamo potuto vedere ieri mattina assistendo a una lezione e il «via vai» che ogni domenica si verifica di fronte alle scuole ha incuriosito gli abitanti della zona, che spesso si sono chiesti che cosa accadesse all’interno delle aule.

"Niente di strano o misterioso» continua Mourad, che è anche uno dei tre docenti incaricati, insieme a una dottoressa in giurispudenza e a una laureata in lingue e letterature straniere all’università di Pisa, entrambe marocchine. «I nostri figli non dovrebbero dimenticare la cultura dei loro padri, e il paragone corre spontaneo a quanto accaduto in passato per gli emigranti italiani d’Oltreoceano, con la nascita di scuole italiane in Argentina, in Brasile o negli Stati Uniti». A Cascina però, tra i libri di testo ci sono le sure del Corano: «Ed è naturale che sia così – spiega Mourad –. Il Corano è il fulcro della nostra cultura e della nostra lingua, ed i piccoli, pur conversando spesso tra le mura domestiche nella lingua dei genitori, non conoscono l’alfabeto arabo. Una cosa è parlare in dialetto, altra è leggere o scrivere l’arabo corretto».

Ieri anche la consigliera comunale cascinese Susanna Ceccardi (Lega Nord) era presente alla nostra visita alle lezioni organizzate dal «Centro Islamico Valdera»: «I piccoli parlavano prevalentemente arabo tra loro – osserva – quindi mi chiedo se non fosse stato più opportuno organizzare dei corsi di italiano. E’ quantomeno bizzarro che si voglia migliorare la conoscenza della lingua madre in un Paese che non la parla. Inoltre, nei libri di testo che mi sono stati mostrati ce ne sono due sul Corano, ma non conoscendo l’arabo non ho potuto capire che cosa vi fosse scritto – aggiunge –. Mi chiedo se sia proprio necessario l’uso del Corano per insegnare l’arabo ai bambini...». E POI si rivolge all’amministrazione cascinese: «Le istituzioni dovrebbero promuovere una coscienza laica improntata ai nostri valori, concedendo gli spazi pubblici ad associazioni che perseguano questo obiettivo. Ne conosco di molte che gradirebbero l’uso di spazi ma a loro non si condedono aule con altrettanta facilità».

Francesco De Victoriis