Entra col forcone, paura in tribunale

Denunciato un siriano residente a Monsummano

Pistoia: l'esterno della procura della Repubblica

Pistoia: l'esterno della procura della Repubblica

Montecatini 21 novembre 2015 - C'è chi si domanda come abbia fatto ad entrare tranquillamente in Procura con un forcone e chi, invece, si chiede come faccia a circolare ancora a piede libero, con o senza forcone. Tra coloro che conoscono da tempo Mohamed Darkanzaly infatti, ha destato un un sentimento di ilarità generale, benché velato di preoccupazione, il gesto compiuto ieri mattina a Pistoia dal cinquantasettenne di origini siriane da oltre dieci anni residente a Monsummano. L'uomo è stato infatti denunciato per minaccia aggravata e porto di oggetti atti a offendere.

 

L'impetuoso artigiano infatti, dopo aver chiamato 112 di Montecatini Terme all'alba, dichiarando di essere esasperato per una serie di furti che da tempo avrebbe subito all’interno di un piccolo magazzino di sua proprietà, si è presentato agli uffici della Procura di Pistoia munito di un forcone, che ha lasciato sul pianerottolo aspettando con pazienza che gli uffici aprissero al pubblico. Una volta sceso nell’androne del palazzo a piano terra per fumare una sigaretta in attesa di “far fuori qualcuno” come avrebbe dichiarato, ha incontrato i militari del Norm dai quali, senza opporre resistenza si è lasciato condurre presso il comando provinciale di viale Italia.

 

A loro ha raccontato che il forcone, di sua proprietà e che sarebbe abitualmente custodito all’interno del magazzino oggetto dei furti da lui lamentati, sarebbe stato trovato da lui all’esterno dell’immobile, segno questo di una asserita ennesima “visita” dei ladri. Volto noto alle telecamere, quelle di sicurezza più che quelle della tv digitale, Darkanzaly vanta un curriculum di tutto rispetto in custodia alle forze dell'ordine che vede i suoi esordi già dal 2005 per problemi riguardanti la tossicodipendenza e la conseguente frequentazione degli ambienti montecatinesi dove a volte si è scontrato con i personaggi del giro della droga.

 

Di professione artigiano calzaturiero, risiede da sempre in località Grotta Parlanti e gestisce un laboratorio artigiano nella zona delle Colmate, alle porte del Padule, e pare abbia destato non pochi problemi con i vicini di entrambe le località. Non si contano infatti gli episodi di escandescenza di cui è stato protagonista nel tempo e che sono andati ad arricchire negli anni il voluminoso fascicolo che i militari della locale stazione custodiscono su di lui e che lo vede protagonista in continue liti con il vicinato da cui pare si senta perseguitato, d un lato, e non protetto dalle forze dell'ordine, dall'altro.

 

Quella di ieri mattina in procura a Pistoia è stata l'ultima di una serie di stramberie che l'uomo di mezza età ha collezionato. Solo nel marzo scorso Darkanzaly, fermato dalla polizia municipale di Monsummano mentre era alla guida del suo motorino, ha aggredito gli agenti che gli contestavano la mancanza di assicurazione e bollo. Ne seguì una colluttazione a cui ha fatto seguito, in un momento diverso, una singolare scena da parte dell'uomo che si presentò al comando dei vigili urbani munito di una roncola. Ieri ha invece preferito il forcone, ma sembra che già dalle profonde ore della notte l'uomo stesse vivendo un altro dei suoi ciclici momenti “caldi”. L'uomo da tempo accusa le forze dell'ordine di non prestare attenzione alle sue richieste, il cui oggetto è quasi sempre una situazione in cui egli si sente perseguitato da qualcuno di indefinito, e di non essere ascoltato. E se anche l'udito facesse difetto ai militari, ieri mattina a Pistoia, di sicuro, si è fatto ben vedere.