Un momento dell'incontro tradiverse religioni con Papa Giovanni Paolo II
Montecatini 28 marzo 2015 - Un incontro dedicato al dialogo tra le diverse religioni presenti nel mondo potrebbe tenersi alle Terme Tettuccio, alla fine di maggio. Nell’iniziativa in preparazione dovrebbero essere coinvolti il Comune e le forze dell’ordine. I primi a lanciare questa idea, dopo la concessione del Palaterme alla comunità islamica della Valdinievole per la festa di fine Ramadan, sono stati Riccardo Sensi e Luca Baroncini, consiglieri comunali di minoranza della lista civica «Mi piace Montecatini». L’utilizzo della struttura dove, fino a qualche anno fa, aveva giocato il basket cittadino nella massima serie, per un prezzo simbolico, aveva creato qualche malumore in città, grazie anche all’attuale situazione internazionale.
«Al fine di stemperare i toni – scrissero Sensi e Baroncini in una mozione presentata lo scorso settembre in consiglio comunale - e di riconoscere al sindaco la bontà del proposta, intendiamo volgere al positivo la polemica su Ramadan e Palaterme e quindi formulare una concreta proposta tramite questa nostra mozione. Vanno considerate la crisi del turismo e i dati agghiaccianti sulle presenze negli alberghi - in un periodo di altissima stagione come l’attuale non sono pieni al 40% ma vuoti al 60%! - e la diffusione e la rilevanza anche culturale ed etica del turismo religioso e culturale. Viviamo in un particolare momento storico, dove sembrano riaccendersi pericolosi focolai di odio fra confessioni religiose».
«Dato della capienza del Palaterme - sottolinearono i due esponenti dell'opposizione - e del suo oggettivo sottoutilizzo rileviamo che un evento del genere rappresenterebbe una crescita culturale, etica del nostro territorio e soprattutto educherebbe i nostri ragazzi ai valori della tolleranza e del rispetto per tutti, pur nella difesa delle tradizioni di ogni popolo. Bisogna valutare la significativa incidenza dell’immigrazione in Valdinievole e a Montecatini in particolare e la conseguente opportunità di favorire la consapevole integrazione anche fra persone che appartengono a culture lontane fra loro, nel rispetto dell’altro e dell’ospite. Un appuntamento come quello che qui si vuol proporre non potrebbe che favorire questo meritevole obiettivo».