Sicurezza, la rabbia dei cittadini esplode in assemblea

Movimentato incontro sui problemi della città

Giuseppe Fiore (in piedi, al centro) durante l'incontro

Giuseppe Fiore (in piedi, al centro) durante l'incontro

Montecatini 4 settembre 2015 - Rabbia, tensione e tanto disagio. Sono questi gli stati d’animo emersi mercoledì sera, durante la riunione per la costituzione del comitato Difendi Montecatini, organizzata al Bar Rocky, dietro la chiesa di Santa Maria Assunta. E non è stato solo il tema sicurezza al centro dell’incontro dove hanno partecipato circa 50 persone.

 

Degrado, accoglienza dei profughi e persino le Terme sono stati affrontati nell’animato dibattito, dove sono intervenuti anche alcuni stranieri residenti a Montecatini. La donna che ha parlato dell’azienda di viale Verdi si è sentita rispondere da uno dei presenti che “prima di ragionare di rilancio bisogna cacciare la feccia dalla città”. Insomma, l’iniziativa ha rappresentato una vera e propria valvola di sfogo per i partecipanti, visibilmente arrabbiati per tanti motivi.

 

L’incontro è stato aperto da Giuseppe Fiore, medico dell’ospedale di Pescia, segretario provinciale del partito “La Destra” e impegnato in prima persona nella costituzione del comitato. Fratelli d’Italia, da parte sua, tiene a precisare di non essere tra i promotori di questa iniziativa come apparso nei giorni scorsi. “Montecatini – ha esordito Fiore durante l’incontro – non è di sicuro il Bronx o un quartiere degradato delle grandi città. E’una realtà turistica che, fino a 15 anni fa, viveva in una situazione tranquilla. Poi, in modo esponenziale, si è portata al livello alla pari di realtà colpite da un importante degrado. Quest’estate, ho sentito parlare di persone anziane che hanno scelto di tenere le finestre chiuse, anche se sprovviste di condizionatore, o hanno chiesto ai figli di andare a dormire a casa loro, perché erano terrorizzate dai ladri”.

 

Fiore non ha esitato a utilizzare toni forti. “La città - ha proseguito – è stata violentata da personaggi di varie etnie, nell’indifferenza delle istituzioni. A Giovanni Rotti, titolare della celebre enoteca di via Garibaldi, andrebbe fatto un monumento: continua a resistere e a lavorare in modo eccelso, dando lustro a Montecatini, nonostante la presenza di personaggi poco raccomandabili vicino al suo locale”. Un giovane africano presente all’incontro non ha gradito le affermazioni di Fiore e di altre persone. “Non è giusto quello che dite – ha sottolineato – siamo tutti uguali”. A lui ha risposto un signore di circa sessant’anni presente all’incontro. “Saremo uguali – ha ribadito - quando tutti gli stranieri presenti in Italia pagheranno le tasse”.

 

Un altro scambio un po’teso ha visto protagonisti ancora un italiano e un africano. “Io non li voglio mantenere quelli come te”, ha urlato il montecatinese allo straniero. “Io lavoro 9 ore al giorno in fabbrica – ha risposto questo – e gli italiani disoccupati rifiutano un impiego nell’azienda perché lo ritengono troppo pesante”. Lunedì mattina, in città, dovrebbe arrivare la troupe di Quinta Colonna, il programma condotto da Paolo Del Debbio in città, per fare un servizio sul problema sicurezza a Montecatini, che sarà trasmesso nella prima puntata della nuova edizione del programma.