Monsummano, in arrivo una quarantina di profughi

Il sindaco Vanni: "Niente tendopoli"

Profughi in arrivo a Monsummano

Profughi in arrivo a Monsummano

Montecatini 29 settembre 2015 - In arrivo sei profughi a Monsummano, ma se ne attendono almeno altri 30. A darne notizia è lo stesso sindaco Rinaldo Vanni che spiega anche dove andranno ad abitare i componenti del primo nucleo. Quei rifugiati che la comunità di Bizzarrino non ha voluto accogliere saranno ospitati in un appartamento in affitto alla cooperativa sociale Arkè di Pistoia nella zona tra Le Case e Il Terzo. In particolare si tratterebbe di un appartamento del condominio «Pratoverde» ubicato in fondo a via Cesare Battisti.

 

Quel che è certo che anche in questo caso i residenti della zona hanno fatto le loro richieste, ma a differenza di quanto accaduto a Bizzarrino, per ora pare che nessuno abbia alzato particolari barricate contro gli stranieri. «I cittadini vicini all’appartamento dove saranno ospitati o profughi – ha spiegato Vanni – hanno chiesto garanzie di sicurezza sociale, che il comune prima di tutto e la cooperativa insieme all’ente darà con attenzione e certezza. Il fatto che si tratti di piccoli nuclei da ospitare permetterà un inserimento più controllato e sicuro e soprattutto scongiura la possibilità che si creino tendopoli ingestibili con l’arrivo in città degli altri 30 profughi previsti».

 

Alla fine dunque i 6 profughi che dovevano arrivare a luglio a Bizzarrino, proprio nella profonda campagna cittadina, dove sono cresciute la maggior parte delle famiglie non locali e dove è stato più aspro il pugno di ferro con il Comune affinché la piccola comunità potesse ancora vivere con le sue regole non scritte che i rifugiati avrebbero potuto in qualche modo mettere a repentaglio, saranno ospitati dunque al Terzo e si tratta di quei rifugiati non gestiti direttamente dal Comune ma dalla cooperativa sociale che si occupa di migranti. Ad occuparsi della loro gestione e del loro soggiorno al Terzo, dopo l’ospitalità offerta ad altri gruppi di profughi a Vergine dei Pini e prima ancora a Grotta Parlanti, sarà la prefettura ed una delle cooperative sociali pistoiesi, in questo caso la Arké, mentre il Comune si sta organizzando intanto per ospitare i futuri arrivi negli alloggi della casa per l’emergenza abitativa di via Elsa Morante a Grotta Parlanti.