"Raddoppio della ferrovia, serve chiarezza sugli interventi previsti sul territorio"

Il movimento Cinque Stelle della Valdinievole sollecita risposte

Il raddoppio della ferrovia continua a far discutere

Il raddoppio della ferrovia continua a far discutere

Montecatini 19 luglio 2015 - "Per quanti anni abbiamo sentito parlare del raddoppio ferroviario in Valdinievole? Ormai da molto tempo, tanto da far dissolvere il progetto dall'immaginario collettivo facendolo sembrare una leggenda metropolitana". Il movimento Cinque Stelle della Valdinievole interviene sul tema, assai spinoso, e analizza la situazione.

 

"Recentemente - dicono i grillini -  il tema è tornato ad interessarci in seguito al decreto-legge detto "Sblocca Italia", con cui si è dato il via libera ai fondi destinati alla realizzazione dell'opera, nel silenzio più totale delle amministrazioni locali che, invece di comunicare ai cittadini il progetto ed aprire con loro un dibattito pubblico ed un percorso partecipativo, preferiscono decidere tra loro a porte e finestre chiuse. Il progetto della tratta da Pistoia alla stazione di Montecatini - Monsummano è già definitivo con gara di appalto chiusa e 254 espropri in corso di terreni e fabbricati" 

 

"E' prevista la chiusura di entrambi i passaggi a livello di Pieve - proseguono i Cinque Stelle -  con la realizzazione di un poco raccomandabile sottopasso pedonale nella zoa di piazza XXVII Aprile e un sottopasso carrabile all'altezza delle officine Minnetti, del quale però non si conoscono date di realizzazione, facendo temere anni ed anni di viabilità insostenibile. Non si conoscono inoltre i criteri e le motivazioni tecniche che giustifichino un sottovia che si troverà a diversi metri di profondità praticamente nell'alveo del torrente Nievole".

 

"Il tratto che attraversa Montecatini - proseguono -  in corso di definizione, prevederà invece -per quello che ad oggi è dato sapere- la chiusura della storica stazione in centro (a svantaggio di turisti e pendolari) e la chiusura dei tre passaggi a livello esistenti con la realizzazione di due sottopassi viari, limitati ad un'altezza di 3 metri e quindi vietati ai pullman ma anche alla maggior parte dei mezzi di soccorso, con ampie rampe che stravolgerebbero le vie e le piazze limitrofe a via Marruota/via Manin e via Tripoli/largo Kennedy".

 

"L'architetto Roberto Cianciosi - concludono i Cinque Stelle -  pievarino informato ed esperto della materia, circa sei anni fa aveva proposto alle amministrazioni locali uno studio alternativo che valuta parziali sopraelevazioni della via ferrata. Altre soluzioni sarebbero ancora probabilmente possibili. Il movimento Cinque Stelle, pur considerando importante il trasporto di persone e merci su rotaie, chiede che le amministrazioni tutelino il territorio e coinvolgano la cittadinanza rispettando il suo diritto di essere informata in merito ai progetti che nei prossimi mesi coinvolgeranno/travolgeranno lo status quo ed il futuro di tutt"i.