"Zitta o t’ammazzo". Colpo nella notte in tabaccheria

La vetrata è stata spaccata con un tombino

Carabinieri

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Monsummano, 21 settembre 2016 - «STAI zitta o t’ammazzo!» Sono le uniche parole che si è sentita dire mentre i ladri le puntavano addosso una pistola, la madre del titolare della tabaccheria Il Centauro di via Francesca in località Uggia a Monsummano. Si è consumato così nella notte tra lunedì e martedì un nuovo colpo che, seppur sventato dai residenti della zona, è andato purtroppo a segno con un bottino di circa 18 mila euro tra sigarette e contanti.

Sono ancora emotivamente provati Riccardo Calugi e Giovanna Lepori, i coniugi titolari della cartoleria presa di mira, anche perchè a poco pare sia valso l’impianto d’allarme che era attivo al momento della spaccata al negozio e che avevano fatto installare nel 2013, a seguito di un altro furto subito.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti intorno alle una di notte di lunedì un furgone tipo Doblò, poi risultato rubato, ha parcheggiato proprio davanti alla tabaccheria, impedendo dunque la visuale a coloro che transitavano sulla via di grande passaggio. Dal mezzo sarebbero poi usciti 4 uomini incappucciati che con un tombino hanno spaccato il vetro del portone e si sono introdotti nel negozio facendo razzia.

Un copione già visto pochi giorni fa ad Agliana al bar ristorante «La Casita» dove in 4 a volto coperto si sarebbero introdotti a portar via tabacco sfuso e pochi spiccioli dal fondo cassa dopo. «Hanno spaccato la vetrata con un tombino – raccontano Giovanna e Riccardo, dopo aver sporto denuncia ai carabinieri di Monsummano – e si sono introdotti senza temere l’allarme che è partito subito appena hanno tentato di entrare. Sono stati velocissimi e come si è visto dalla videocamere di sicurezza hanno fatto razzia di tutte le sigarette ed il tabacco che potevano portare via da dietro il bancone lasciandolo cadere in un grande sacco mentre altri svuotavano gli incassi del giorno. Siamo veramente a terra, abbiamo subito un danno di circa 20 mila euro».

Oltre al danno però anche tanta paura per la madre del titolare che abita proprio sopra al negozio. «Mia madre ha sentito del movimento – racconta Calugi – e si è affacciata e nella concitazione del momento ha urlato qualcosa ai 4 incappucciati, forse nell’istinto di tentare di fermarli ed è stato allora che uno di loro si è girato impugnando una pistola e minacciando di ucciderla. Poi i vicini, che erano alla televisione in casa e hanno sentito tutto, hanno chiamato i carabinieri ma ormai i ladri se ne erano andati con la refurtiva».